mercoledì 7 marzo 2012

La Bce è un prestatore di ultima istanza.

Sono stato costretto ad aggiungere qui a lato una antiestetica nota di copyright, su suggerimento di Robert (santo subito), a seguito di varie incursioni, alcune anche da parte di “colleghi” in cattiva fede. L’ultimo ve lo sottolineo, perché merita: è niente meno che un blogger dal Fatto quotidiano. Guardate che bell’articolo pubblica il 7 marzo!

E naturalmente qualche lettore gli fa notare che in effetti il 29 febbraio era uscito un articolo con “quasi” lo stesso titolo... Figurella... Anche perché la cattiva fede è palese: praticamente la confessa lui, dicendo che il titolo (per il quale i noise giustamente lo complimentano: sono persone spiritose) è tratto da un commento al suo blog sul Fatto! Leggi: qualcuno avrà citato goofynomics, come spesso accade sul Fatto quotidiano (dove ancora si avventura qualche lettore di sinistra che non ha capito bene) e lui, giustamente, si è "ispirato".

Sapete, io appartengo a una generazione per la quale “intellettuale di destra” è un ossimoro. Da giovane tendevo a dare per scontato che chi era di destra fosse di poche letture, ottuso, e anche un po’ scorretto. Devo dire che all’epoca, e anche in seguito, non mi è capitato spesso di avere molte prove del contrario. Forse solo l’euro è riuscito a scuotere le mie certezze, nel senso che oggi temo che molti fascisti (tecnicamente tali, intendo) abbiano ahimè almeno in politica monetaria le idee più chiare di molti intellettuali di sinistra. Non è che la cosa mi piaccia, ma per amor di verità devo registrarla. Comunque, torniamo al "collega".

La cosa patetica non è tanto lo "scippo" (sicuramente involontario) del titolo: se uno è liberista, ovviamente la intende nel senso di essere libero di fare come gli pare: c’è una cosa che mi piace? La prendo! Sono liberista... Quindi, amico liberista, feel free... Qui c'è abbondanza, serviti pure: a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue possibilità, diciamo noi. E evidentemente anche voi, quando vi fa comodo!

No, no, la cosa patetica è il contenuto. L’autore, in un tentativo lodevole (nelle intenzioni) di far un minimo di chiarezza sul concetto di “prestatore di ultima istanza” (cosa che noi abbiamo fatto più e più volte e da tempo su questo blog), si abbandona a una piacevole (secondo lui) vena umoristica che lo porta a fare uno svarione incredibile. Cito:

La funzione di LoLR (Lender of Last Resort, prestatore di ultima istamza, n.d.r.) si riferisce al sistema bancario, non agli Stati, come viene erroneamente inteso nel dibattito tra dattilografi di lusso, che affollano le redazioni e soubrettes (ambosessi), che sgomitano negli studi televisivi.
Alla Bce non erano state conferite né funzioni di LoLR per le banche né funzioni di salvatggio per governi in bancarotta. Il Trattato di Maastricht non poteva essere più esplicito. L'art. 104 recita "È vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle Banche centrali degli Stati membri, a istituzioni o organi della Comunità, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali".


C’è un piccolo problema, non so se ve ne accorgete...

Perché è vero, sì, che la funzione di prestatore di ultima istanza è intrinsecamente riferita alle relazioni fra istituto di emissione e sistema bancario, tant’è vero che, come vi ho più volte ricordato, prima del “divorzio” fra Tesoro e Banca d’Italia non sarebbe venuto in mente a nessuno di definire quest’ultima “prestatrice di ultima istanza” del Tesoro. La si definiva, più correttamente, “acquirente residuale” dei titoli pubblici che eventualmente fossero andati invenduti alle aste. “Pulendo” gli eccessi di offerta di titoli (come dicono gli economisti veri: sapete, dovrò parlar forbito, perché questo post sarà mal frequentato) la Banca d’Italia ne stabilizzava il prezzo e quindi i tassi di interesse. Quindi se si parla di prestatore di ultima istanza si parla di banche, e questo è ovvio.

Ma... dettaglio!

L’art. 104 del Trattato di Maastricht, citato dall’illustre collega liberista, non parla di banche: il collega ne parla (l'ho evidenziato), ma il Trattato no! Parla di organi della comunità, di enti di diritto pubblico (enti locali, imprese), di amministrazioni statali, ma di banche proprio no, no, no, mille, duemila volte no!

L’art. 104 è la famosa “no bail-out clause”, cioè la disposizione che esplicitamente vietava alla Banca centrale di intervenire per salvare i governi dell’eurozona. Una norma che, in teoria, era stata dettata per risolvere problemi di moral hazard, senza molto successo.

Ma rispetto alle banche dell’eurozona è ovviamente previsto che la Bce agisca come prestatore di ultima istanza. Ciò fa ovviamente parte dei suoi doveri di istituto, come di quelli di qualsiasi istituto di emissione. Sarebbe stato assurdo che il Trattato di Maastricht inibisse questa normale funzione di qualsiasi banca centrale: ma il "collega" non se ne rende conto! E questi sono gli economisti puri e duri?

A scanso di equivoci, preciso che questa non è l’idea di un “economista” (secondo i lettori di noise io sono un “economista” fra virgolette) antagonista e complottista. No no! Sta proprio scritto sul sito della Bce. Sai, gentile collega, la politica monetaria, tu forse non sai cos’è perché non credo che tu la abbia mai insegnata, ma si fa anche così: prestando soldi alle banche quando ne hanno bisogno. Guarda cosa c’è scritto sul sito della Bce... anzi, per te, che scrivi “fromamerika”, la chiamerò Ecb:


Monetary policy instruments


In times of extraordinary financial market tensions, the Eurosystem will make use of any instrument that is compatible with the Treaty and that is necessary to continue achieving its objectives. The Eurosystem may therefore decide to address these tensions by resorting to non-standard, unconventional measures. These measures form part of the Eurosystem's monetary policy implementation "toolbox", but are by definition exceptional and temporary in nature. Usually, these measures are aimed at the banking sector given the reliance of companies in the euro area on financing by banks (as opposed to financing via capital markets). Below are examples of measures that the Eurosystem can take.

Fixed-rate, full-allotment liquidity provision

In normal circumstances, the Eurosystem, when conducting its open market operations, assesses the total liquidity need of the banking sector and, in competitive tenders, allots this amount. Usually these tenders are conducted as variable rate tenders, meaning that banks pay the interest that they offer when they make their bids. The Eurosystem may also execute its tenders in the form of fixed rate tenders, where the interest rate is specified in advance and banks bid the amount of money they wish to transact at the fixed interest rate.

In exceptional circumstances, the ECB may decide in advance to allot the full amount of liquidity that banks request, i.e. to accommodate all bids, at a fixed interest rate.

Expansion of list of assets eligible as collateral

The Eurosystem can decide to lower the minimum requirements for collateral that banks have to provide when they borrow money from the Eurosystem. This measure aims to improve the access of banks to Eurosystem liquidity providing operations.

Longer-term liquidity provision

In normal circumstances, the Eurosystem regularly conducts one longer-term refinancing operation per month, with a maturity of three months. In exceptional circumstances, the Eurosystem can increase the frequency and the maturity of these operations.



Ecco, collega, clicca e ripassati la slide 8 del sito della Bce. Poi, se vorrai, ti parlerò delle varie forme di rifinanziamento, del corridoio EONIA, e via dicendo. E così capirai che la tua idea bislacca che la Bce non abbia fra i suoi compiti quello di prestatore di ultima istanza per il sistema bancario è, come dire, amatoriale. Certo non al livello degli ottimi contributi che si possono trovare sul sito dal quale ti esprimi. Forse ti sei espresso male. Può capitare.

Ciao collega, torna a copiarci... pardon: a trovarci! Guarda: ti accordo un waiver perenne: serviti pure...


Ora, tornando a noi, io di chi sia questo non ho la benché minima idea, il server proxy è giù da un paio di settimane e quindi non posso consultare EconLit da casa. Vedo da Google Scholar che ha pubblicato sul Journal of International Money and Finance. La conclusione, sconfortante, è che uno può pubblicare su una rivista internazionale senza letteralmente sapere cosa faccia la Bce (o senza essere in grado di dirlo con parole sue)!

Ma guardate il lato positivo: almeno siamo riusciti a capire perché ogni tanto riescono a pubblicare sulle riviste internazionali anche “economisti” come me... Con l’aggravante che, per colpevoli sviste dei referee, le riviste nelle quali pubblico io spesso sono anche impattate. Vedi a che servono le virgolette...

A proposito, ora che ci penso, devo scrivere un editorial... Ho un production manager di Elsevier alle calcagna. Ma come si fa a resistere alla tentazione: palla sul dischetto, porta vuota... Torniamo a lavorare...

89 commenti:

  1. io mi son astenuto, quando l'ho visto stamattina mi son fatto una di quelle risate grasse, di quelle che ti fai quando leggi uno spocchioso che non sa di cosa parla. ve lo volevo far notare ma poi ho pensato che fosse sinceramente evitabile. soprattutto Forattini (e ce siamo capiti, dacci dentro bello che prima o poi ci convinci che sia un "economista"). invece no, bravissimo Robert.

    lì aspetto al varco col TARGET, che tanto c'arrivano, ah se c'arrivano pur di difendere l'indifendibile. dopo tutto l'autore di quell'articolo sul Fatto Quotidiano ha detto anche un'altra perla di saggezza, ovvero

    "Chi e' meno efficiente soccombe sia che si trova in un area monetaria comune sia che ne sia fuori. Basti pensare all'Africa. "

    già, non pensarci, e non nominarla neanche che è un insulto alla Storia la tua particolare teoria.

    PS: Alberto, sei matto il corridoio? è troppo, è troppo.

    ---

    ma parlando seriamente:

    http://it.euronews.com/2012/03/07/germania-la-funzione-pubblica-resta-in-stato-di-agitazione/

    bella chiusura del video. no?

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    1. Avrei adottato anch'io un approccio "parce sepultis", ma la malafede era talmente evidente che una correzione fraterna si rendeva necessaria. Anche perché è commovente la fiducia con la quali certi lettori si affidano a certi "economisti" (e qui le virgolette ci stanno tutte...).

      Il link mandalo a Dana, quella che è convinta che in Germania stanno tutti bene: anzi, ci pensa l'amico Pippo!

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    2. Scusa, fammi capire quella cosa dell'Africa: cioè l'autore è ignaro del fatto che l'Africa è un reticolato di unioni monetarie? Non ci posso credere, se il senso era questo siamo veramente fuori...

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    3. E naturalmente l'Unione monetaria più grande, corrispondente all'ex-zona franco CFA (oggi composta da CEMAC e UEMOA), è agganciata all'euro, e almeno la CEMAC (con buona pace dei colleghi che si arrampicano sugli specchi per dimostrare il contrario) ovviamente cresce meno della media dell'Africa subsahariana.

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  2. ma i nostri eroi "from america" hanno pure la parola d'ordine?

    http://www.youtube.com/watch?v=FJap1T2gGFc&t=2m35s

    eh già "vonno congiurà"...

    Alex

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  3. Profe, comparando gli orari in cui ha postato questo suo articolo e quelli dei commenti al post del "noise fromamerika", forse si è perso il commento là delle 22:34...
    Cosa dice, sono un babanasso io in quanto suo lettore a "entusiasmarmi" (commento successivo, sempre là)per una "analisi schizofrenica", o Quello è un po' in odor di codardia quando dice che invece di "discuterci" (con lei) ha altro da fare?
    Come dire: Non entro nel merito, però...
    roberto

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  4. "È vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia [...] così come l'acquisto DIRETTO presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali".

    Tra l'altro, se Scacciavillani avesse almeno letto i pezzi che cita, potrebbe notare che il trattato vieta l'acquisto DIRETTO di titoli del debito, ma non l'acquisto tout court, e infatti la BCE ha comprato titoli, di paesi come Italia e Spagna tra gli altri, sul mercato secondario numerose volte, senza ovviamente violare il trattato, con il piccolo incoveniente che quest'operazione è più costosa.

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    1. Giusto. Per la precisione (ma sono sicuro che fosse chiaro) avrei dovuto dire "acquirente residuale sul mercato primario, ovvero all'emissione, ovvero alle aste". Chissà se secondo il dottor Scacciavillani la Bce può fare operazioni di mercato aperto (cioè acquistare e vendere titoli pubblici sul secondario, ovvero non dal Tesoro all'emissione, ma dagli altri operatori che li detengono)? Per fortuna non devo chiederglielo. Date le premesse, avrei paura di un momento di imbarazzo.

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    2. si ma poi, parliamoci chiaro, chiunque abbia voglia di spulciarsi il sito della BCE o anche questo:

      http://www.ecb.int/pub/pdf/other/monetarypolicy2011en.pdf

      si renderà conto che il sistema è del tutto guidato dalle banche e loro sono la parte "attiva" sostanzialmente. quindi a me fa veramente strano che uno scriva un articolo dicendo quelle cose. voglio dire, si va avanti ad aste, chi è la parte attiva dell'asta se non le controparti che presentano le offerte?

      incredible.

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    3. Però anche tu, istwine, mi deludi! Il tuo ragionamento ha un difetto evidente: è troppo semplice, e quindi non soddisfa l'egolatria dei simpatici pre-keynesiani! Vedi: http://goofynomics.blogspot.com/2012/02/economia-e-contabilita-della-crisi.html?m=0

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    4. Istwine,

      E' incredibile come spesso le cose si chiariscano andando a leggere le fonti primarie... il paragrafo 3.1 del "The monetary policy of ECB" mi sembra un chiaro manifesto. Quello che non mi è tanto chiaro è se si tratti di un manifesto "scientifico" o "ideologico"... certamente è un manifesto "politico" nel senso che delimita fortemente le politiche che uno Stato può adottare.

      Grazie per il link.
      Giorgio

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    5. Si giorgio, diciamo che è il meglio andare alle fonti ufficiali, però ovviamente con prudenza. una cosa infatti è lo studio degli strumenti e del funzionamento tecnico di una Banca Centrale, il bilancio ecc. un'altra cosa è il modello teorico che li guida nella politica monetaria, quello è condivisibile o meno ma non va preso come certezza, in quanto è solo teoria lungi dall'essere dimostrata.

      però ovviamente il caso maggiore è chi conosce la seconda parte e non conosce la prima perché gli conviene di più così, politicamente. e quel manifesto è appunto un manifesto politico celato dietro presunte "teorie largamente accettate" tipo appunto:

      "Real income or the level of employment in the economy are, in the long run,
      essentially determined by real (supply-side) factors. These are technology, population growth, the preferences of economic agents and all aspects of the institutional framework of the economy (notably property rights, tax policy, welfare policies and other regulations determining the flexibility of markets and incentives to supply labour and capital and to invest in human capital). In the long run, the central bank cannot
      influence economic growth by changing the money supply. Related to this is the assertion that inflation is ultimately a monetary phenomenon."

      è come la differenza tra il sapere come funziona una Tesoreria e gli effetti di una data spesa pubblica. mi segui?

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    6. Non so se ti seguo Istwine... un conto è la tecnica e un altro il modello teorico ma perché "però ovviamente il caso maggiore è chi conosce la seconda parte e non conosce la prima perché gli conviene di più così, politicamente." ?

      Quello che notavo, soprattutto leggendo il passaggio che hai citato del testo della BCE, è che date quelle premesse (ideologiche, mi sembra che dici) tutto il resto, la politica di Monti ad esempio, è conseguente.

      Vuoi dire che gli strumenti tecnici entrano in contraddizione con la politica dichiarata?

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    7. ma Giorgio, niente di molto diverso dal concetto di "omodossia" di Alberto in effetti. più che tecnico avrei dovuto dire "operativo", cioè, come agiscono quotidianamente. in parole più esplicite, cosa fa un banchiere centrale ogni giorno assieme ai suoi colleghi. ecco, questo molti sembrano non saperlo, vista la spropositata fiducia che hanno nelle politiche monetarie.

      ovviamente in tempi normali. quando poi son tempi di crisi la cosa cambia, il banchiere centrale diventa inutile (a detta di molti) e bisogna usare il cilicio.

      prendi, per capirsi meglio, il caso del divorzio Tesoro-BC e della sacralità della Banca Centrale e della sua indipendenza per via delle presunte spinte inflattive in caso contrario. ecco, questo a mio avviso è un esempio di conoscenza superficiale degli aspetti operativi e di esagerata fiducia nella teoria che poi non ha riscontri nella realtà ovviamente. ma tant'è.

      capito più o meno che intendevo?

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    8. Veramente, no... :-)

      Prendiamo il caso del divorzio famigerato... "sacralità della Banca Centrale e della sua indipendenza per via delle presunte spinte inflattive in caso contrario" sono la posizione teorica di chi ha provocato il divorzio, se non sbaglio. "Conoscenza superficiale degli aspetti operativi" a chi apparteneva? "esagerata fiducia nella teoria" da parte ci chi?

      Proprio questo esempio mi pare che dimostri il tremendo effetto negativo di una politica sbagliata che decide di fare a meno di una pratica operativa.

      Comunque il mio approccio generale, anche se al professore non piace Hegel, è che "il reale è razionale e il razionale è reale" (qui iniziano e qui finiscono più o meno i miei ricordi di filosofia hegeliana :-)... quindi tendo a tenere per ultime le spiegazioni che ricorrono alla superficialità o alla stupidità delle persone.

      "cosa fa un banchiere centrale ogni giorno assieme ai suoi colleghi. ecco, questo molti sembrano non saperlo,"
      certamente non lo so...

      "vista la spropositata fiducia che hanno nelle politiche monetarie."
      Non ti seguo... mi sembra che il ruolo che la BCE ha assegnato per statuto (anche questa una lettura interessante) e svolga con la sua policy sia quanto di più modesto si possa immaginare. Mi sembra che la fiducia nelle politiche monetarie appartenga ad altri modelli di banca centrale e a altre politiche monetarie.

      Per esempio mi pare che una delle scelte della destra ungherese che ha fatto inviperire mezza Europa sia stata quella di subordinare la banca centrale al governo.

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    9. ok, mi spiego meglio, una parte degli economisti ritengono che l'inflazione italiana pre divorzio Tesoro-Banca Centrale sia dovuta proprio alla situazione pre divorzio, ovvero la monetizzazione alle aste, cioè la posizione di "acquirente residuale" nel mercato primario da parte di Bankitalia. Alla base di quest'idea c'è il fatto che essi ritengono che l'inflazione sia un fenomeno monetario (alla Friedman per capirci). Certo, non solo, ma prova ad andare da un piddino dell'economia e sbaverà qualcosa come "zimbabwe, weimar, italia pre-divorzio, carriole, ah ah". senza soluzione di continuità.

      Ecco, questa è, a mio avviso, una puttanata. per tenerci aperti al dibattito!

      Più seriamente, questa è una cosa che non è mai stata provata, né ha in realtà senso, perché se uno esamina attentamente quali sono le transazioni che avvengono realmente e le conseguenze di queste azioni, credere che la monetizzazione del debito sia inflattiva è, secondo me, poco realistico. Se poi prendi i casi ad esempio come il Canada, dove la Banca Centrale tuttora interviene alle aste primarie, e non hanno nessuna inflazione galoppante, allora la teoria diventa sempre meno veritiera.

      Questo discorso peraltro è indirettamente confermato da più parti, eterodossi e ortodossi, banchieri e non. ma la parte politica ha il sopravvento su tutto.

      [le idee sono mie e non rispecchiano per forza di cose quelle del padrone del blog. questo avviso è per gli zombies dei film di Romero, come li definì Brancaccio]

      ---

      Bè io sulla BCE la vedo in maniera differente, cioè, la totale indipendenza sostanzialmente è frutto di un'idea di politica monetaria distaccata da quella fiscale, come se non avessero relazione. e questo io lo leggo come un'idea molto ottimista riguardo alla politica monetaria e alle sue capacità. poi certo, si può leggere anche come la vedi tu, sicuro.

      A riguardo, John Kenneth Galbraith scrisse un capitolo nel suo libro L'economia della Truffa, dove sfotteva un po' st'idea che la Banca Centrale fosse sacra.

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  5. Professore, è fantastico il commento di Boldrin delle 22.34, e lo riporto integralmente così per farsi due risate: "Beh, il nome del blog e' molto appropriato, invece :-)
    Battute a parte, mi sembra interessante il blog che segnali. Una gran mole di dati, uno sforzo notevole nel raccoglierli e sistemarli e poi un'analisi dei medesimi che a chiamarla "schizofrenica" ci vuole un certo sforzo di gentilezza.
    Non so se l'autore prova a controllare con un modello la coerenza delle sue affermazioni, ma se lo fa deve farlo quando e' sotto l'influenza di qualcosa di pesante. Oscilla da affermazioni coerenti e perfettamente adeguate ai dati che mostra ad altre che non solo contraddicono le precedenti ma che non hanno alcuna relazione con i dati che mostra e che si conoscono.
    Affascinante. In altri tempi mi sarei messo a discuterci, ora per fortuna ho altro da fare. Ma grazie per la segnalazione: e' utile sapere dove trovare un termometro che misuri il livello di confusione analitica nella testa dell'economista italiano medio. Aiuta a capire perche' continuano a teorizzare quello che teorizzano e ad adottare le politiche che adottano ... "
    Ovviamente non ha spiegato niente delle sue assunzione, probabilmente perché non può farlo... In pratica le ha dato dello schizofrenico, del fattone e dell'incompetente. Fantastico, e non ne ha motivata nemmeno una... Si può ridere?

    Andrea

    RispondiElimina
  6. Ho trovato il commento sul pacco, pardon, sul fatto quotidiano che ha ispirato (ahahaha!) il nostro.

    eccolo:

    SocialdemocratIT 1 giorno fa in risposta a Andrea Prometeo

    Politiche MMT ( che è vero che di nuovo non hanno nulla ma è altrettanto vero che della "vecchia scuola" ce ne sarebbe proprio bisogno mandando via gli eurocrati e i liberisti ) hanno senso se applicate su scala nazionale una volta usciti dall' Euro. Una BCE stile fed non risolverebbe i grossi squilibri esistenti tra nord europa e paesi mediterannei. Consiglio al "progressista medio italiano repubblichino fazio-sino santo-rino ecc" di leggere questo blog... ve lo consiglio per dare una possibilità alla sinistra di salvarsi politicamente, chiedendo scusa altrimenti la destra ha già vinto. goofynomics.blogspot.com
    mostra altro mostra meno
    Segnala a Weininger999 e ad altri 2 piace questo commento

    link http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/06/ovvero-miracoli-stiamo-attrezzando/195623/#disqus_thread



    Per ogni evenienza mi sono fatto una copia in PDF


    Da non perdere invece il commento di un grande economista al post pubblicato su "scorregge dall'amerika", tra virgolette s'intende (e che ca..o, qnando ce' vo' ce' vo'):

    dopo l'anteprima di Roberto ecco a voi il prossimo premio nobel per l'economia:


    goofynomics
    "Beh, il nome del blog e' molto appropriato, invece :-)

    Battute a parte, mi sembra interessante il blog che segnali. Una gran mole di dati, uno sforzo notevole nel raccoglierli e sistemarli e poi un'analisi dei medesimi che a chiamarla "schizofrenica" ci vuole un certo sforzo di gentilezza.

    Non so se l'autore prova a controllare con un modello la coerenza delle sue affermazioni, ma se lo fa deve farlo quando e' sotto l'influenza di qualcosa di pesante. Oscilla da affermazioni coerenti e perfettamente adeguate ai dati che mostra ad altre che non solo contraddicono le precedenti ma che non hanno alcuna relazione con i dati che mostra e che si conoscono.

    Affascinante. In altri tempi mi sarei messo a discuterci, ora per fortuna ho altro da fare. Ma grazie per la segnalazione: e' utile sapere dove trovare un termometro che misuri il livello di confusione analitica nella testa dell'economista italiano medio. Aiuta a capire perche' continuano a teorizzare quello che teorizzano e ad adottare le politiche che adottano ..."


    Indovinate un pò chi è che ha altro da fare?(ahahahahahahahahahahaahahahahahahahahaha!!!!!!!)

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  7. [Solo per segnalare che non funziona il link alla slide della BCE]

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    1. Grazie, si vede che ho messo troppi caratteri dentro al tag. Correggo quando arrivo in facoltà.

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  8. Caro professore,

    il tema della moneta esce dalla porta e rientra dalla finestra! :-)

    Non capisco perché non si possa ammettere che una banca centrale possa agire come “prestatore di ultima istanza” anche nei confronti di uno Stato.

    Mi spiego. La banca centrale agisce come “prestatore di ultima istanza” quando fornisce denaro a una banca illiquida, che cioè non ha i soldi necessari per rimborsare i propri creditori.

    E’ quello che è successo con il primo litro... la metà circa dei quasi 500 miliardi di euro messi a disposizione della BCE sono stati utilizzati dalle banche che li hanno ottenuti per rimborsare obbligazioni in scadenza che altrimenti non avrebbero potuto rimborsare (Draghi a Davos).

    Si dice che la banca centrale agisce come “prestatore di ultima istanza”, ed in effetti presta, ma forse sarebbe più chiaro dire che agisce come “debitore di ultima istanza” nel senso che i creditori delle banche possono contare sul fatto che i soldi che devono ricevere in casi estremi saranno forniti dalla banca centrale.

    Quello che avviene quindi quando la BCE agisce come “prestatore di ultima istanza”, ed è avvenuto in parte con il primo litro, è che ai debiti che le banche hanno con il pubblico, ad esempio per le obbligazioni che hanno contratto, si sostituiscono debiti delle banche verso la banca centrale.

    Lo stesso identico meccanismo potrebbe aversi in linea teorica per gli Stati in crisi di liquidità e quindi potenzialmente incapaci di far fronte ai loro debiti.

    Anche in questo caso la banca centrale potrebbe fornire agli stati la liquidità necessaria acquistando titoli di stato di nuova emissione anche direttamente e non in modo residuale e a condizioni concordate.

    Non è così?

    Cordiali saluti.
    Giorgio

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    1. Io non ho cacciato nessun tema e non sto dicendo che una banca centrale debba necessariamente divorziare dal Tesoro. Ho detto che, come rileva correttamente Scacciavillani, questa funzione NON si chiama "last resort lending", e ho detto che, come Scacciavillani non rileva, il vero "last resort lending" NON è inibito dal trattato di Maastricht. Da questo blog, come avrai visto, cerco solo di scacciare i ragionamenti amatoriali (non riguarda te, ovviamente).

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  9. Prof.non prendertela si vede che avevano sete.

    Boldrin è stato pesante e la spocchia sugli economisti Italiani non è carina (a Enaudi non sarebbe mai venuta in mente).

    La ringrazio per le risposte e per le segnalazioni fatte sull'altro post, dove ho scoperto facendo le mie piccole ricerche da economista della domenica che LEI E'CITATO ANCHE SU WIKIPEDIA E SE NON RICORDO MALE C'E' ANCHE IL SUO MAESTRO.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Area_valutaria_ottimale

    Poi come ben sà c'è chi per campare fa l'economista come lei e Boldrin anche se la pensate diversamente e c'è chi "vende Sòle" ed è grazie a quelle sole e alle ideologie dei sòlisti che oggi gran parte del mondo è in ginocchio.

    Insomma il buonsenso dovrebbe rispondere alla domanda: MA SE I KEYNESIANI ERANO FUORI MODA QUALE "IDEOLOGIA" ECONOMICA CI HA PORTATO SUL LASTRICO?

    A me non risulta che Milton Friedman e i Chicago Boys siano mai stati di tendenze anche lontanamente keynesiane.

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    Risposte
    1. Ma no, perché parli di spocchia? Vedete il lato positivo. Comunque... con tutto il rispetto, ma Wikipedia italiana in fatto di economia fa veramente pena! E poi su Wikipedia ci si può mettere chiunque (da solo)... Quindi, come dire, non è una fonte molto attendibile per quanto riguarda la valutazione della ricerca di un economista... Ed è anche una fonte scorretta, perché l'articolo che citi di fatto è stato COPIATO (male) dal mio lavoro per le Nazioni Unite (leggere per credere, in particolare le sezioni "requisiti", copiata verbatim dal paragrafo 2.1.1 del mio lavoro, e la sezione "costi e benefici", copiata verbatim dal par. 2.1.2 del mio lavoro). Questa è Wikipedia italiana, e questi sono i suoi autori (tra l'altro, devono essere passati da questo blog, perché questo research paper non ha avuto diffusione in Italia). Il fatto che io sia stato citato in bibliografia... come dire... mi sembra il minimo! Sospetto l'opera di un solito noto...

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  10. Non so se ha letto il commento di Boldrin: "Beh, il nome del blog e' molto appropriato, invece :-)
    Battute a parte, mi sembra interessante il blog che segnali. Una gran mole di dati, uno sforzo notevole nel raccoglierli e sistemarli e poi un'analisi dei medesimi che a chiamarla "schizofrenica" ci vuole un certo sforzo di gentilezza.
    Non so se l'autore prova a controllare con un modello la coerenza delle sue affermazioni, ma se lo fa deve farlo quando e' sotto l'influenza di qualcosa di pesante. Oscilla da affermazioni coerenti e perfettamente adeguate ai dati che mostra ad altre che non solo contraddicono le precedenti ma che non hanno alcuna relazione con i dati che mostra e che si conoscono.
    Affascinante. In altri tempi mi sarei messo a discuterci, ora per fortuna ho altro da fare. Ma grazie per la segnalazione: e' utile sapere dove trovare un termometro che misuri il livello di confusione analitica nella testa dell'economista italiano medio. Aiuta a capire perche' continuano a teorizzare quello che teorizzano e ad adottare le politiche che adottano ..."

    Una bella coda di paglia senza argomenti a sostegno delle sue tesi, è un peccato Boldrin dovrebbe saperci fare con i numeri visto che s'intende di econometria..

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  11. Ma questi superburocrati supermegaextrapagati del cacchio devono sempre rispettare le regoline anche quando è palesemente assurdo? Ma i testicoli non ce li hanno? Nelson fece "orecchie da mercante" rischiando la forca e gli operai giapponesi rifornirono la Yamato del carburante per il ritorno rischiando la fucilazione in massa, altri esempi ce ne sono a migliaia.

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  12. Eheheh!

    Bell'articolo prof! Si, devo dire che mi riesce difficile capire tutto quest'inneggiare alla genialità di draghi nel finanziare le banche all'1%. Era previsto dal trattato di maastricht fin dall'inizio che potesse succedere una cosa simile. L'articolo che lei cita poi é imbarazzante.

    E pure faccio fatica a comprendere come possan comparire articoli-fuffa come questo:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/07/germania-contro-tutti/196073/

    La germania contro tutti? La germania risente dei salvataggi delle banche stile LTRO? Ma se sono proprio quei salvataggi a tenere in piedi questo sistema schifoso e permettere ai tedeschi di continuare con il loro imperialismo da esportazione? Sono ridicoli, e il fatto quotidiano pure peggio a riportar simili dichiarazioni senza un contorno di risate.

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    1. Mattia! Mi stupisci! Proprio tu, un giovane politico... Aspetta: ti spiego. Si tratta di un semplice sillogismo:

      Per essere di sinistra occorre e basta dire "Berlusconi boia".
      Il Fatto è promosso dal capo del coretto "Berlusconi boia"
      Il Fatto è di sinistra.

      La conclusione è sbagliata perché è sbagliata la premessa maggiore. Ci vuole qualcosa di più di uno slogan per essere "di sinistra". E quindi, come dire, i "delusi" dal Fatto dovrebbero capire a cosa è servito l'antiberlusconismo: a fargli accettare Monti.

      E adesso, poveretti...

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    2. Non sono stupito del Fatto liberista, mi stupisco solo delle corbellerie che si possono sparare e vendere come vere sfruttando la propria parrocchietta di (e)lettori e il loro supporto/tifo da stadio acritico. "Siii credete a noi del fatto, noi siamo contro il sistema!!!1!1!11!"

      Anche perché il buon Travaglio non ha mai fatto mistero di nulla. Si é sempre definito uomo di "destra montanelliana". Destra, destra, destrissima.

      ps. Scusalo Indro...

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  13. Professore, io il logo della CC nel footer della pagina lo metterei "centered". Non starebbe meglio?

    Paolo

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  14. @All

    ABBIATE PAZIENZA: PUR ESSENDO UN ECONOMISTA MEDIO HO DEI LAUREANDI MEDI DA SEGUIRE. TORNO APPENA POSSO A FARMI DUE RISATE CON VOI...

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  15. A proposito di "fascismo", Marine Le Pen, Giacché, Brancaccio ecc. (di tutto e di più), una riflessione fuori dal coro:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9984
    roberto

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    1. Sintesi: Preve si stupisce leggendo i libri e il fenomeno Marine Le Pen. Io non mi stupisco.

      Preve dice che la dicotomia destra e sinistra è superata. Io dico che Preve usa le parole giuste in modo sbagliato e che è proprio questa dicotomia eterna che spiega perfettamente il "fenomeno" Le Pen.

      Ma chi è questo Preve? Dove insegna? Quali sono le sue competenze specifiche? Cosa sa fare? Perché non va a farlo?

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    2. Sei severo ma ingiustamente, a mio parere, in questo caso.

      Preve non si stupisce affatto, lo scrive pure nell'articolo: "Io non sono stupito, perché conosco la dialettica di Hegel, l’unità dei contrari, e la logica di sviluppo dell’ultimo ventennio sia della sinistra che della destra".

      E poi aggiunge:
      "Che cosa propongono i “sinistri” ancora in attività, da Andrea Catone a Giacché a Brancaccio? Un rilancio del keynesismo e della spesa pubblica in deficit dentro l’Unione Europea? Una ennesima messa in guardia contro i pericoli del razzismo, del leghismo, del populismo? Una globalizzazione alternativa dal volto umano? Ora che il Grande Puttaniere non occupa più il centro della scena con cosa si continuerà a babbionare il tifo sportivo identitario del popolo di sinistra?".

      A me sembrano parole condivisibili.

      Avendo letto qualche altra cosa di Preve ho sottolineato con una certa enfasi le parole "dentro l’Unione Europea": perché Preve vuole uscire dall'euro/eu e considera una priorità il riappropriarsi della sovranità nazionale.

      Come ha scritto in altra sede: "Molti degli oligarchi si sono accorti che l’Europa economica non può funzionare. Il gioielliere Bulgari (cfr. Repubblica, 6/12/2011) scrive che “la ricetta oggi non è tanto come salvare l’euro, ma come salvarci dall’euro”. Non si poteva dire meglio, ma lo scandalo è che debbano essere gli oligarchi a dirlo, perché la “sinistra” degenerata è passata dal culto del socialismo sovietico al culto dei “grandi insiemi commerciali” globalizzati (e questo tutta la sinistra, e non solo certo Bersani, Napolitano e Veltroni, ma anche Vendola, Ferrero e Diliberto, ansiosi di tornare in un parlamento commissionato e svuotato di ogni sovranità)"[1]

      Cosa ti ha infastidito del suo intervento?


      antonino

      [1] http://www.geopolitica-rivista.org/15551/piu-europa-o-meno-europa-meno-europa-e-perche/

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  16. Dedicato al "collega"

    http://www.youtube.com/watch?v=-t5Q3mImPa4&feature=youtube_gdata_player

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    1. Divertente il commento di un lettore di noise: "su noise la proprietà intellettuale è abolita" (o una cosa del genere). Per mancanza di materia prima, aggiungo io!

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  17. Egr. Prof. Bagnai,

    la seguo da più di una settimana e trovo il suo sito molto utile, al punto che ho iniziato a studiare il suo testo proprio perchè vorrei farmi un'infarinatura almeno di base per evitare almeno in futuro di non farmi più prendere per i fondelli (lo ammetto, sono stato elettore dei DS, ma MAI DEL PD, spero che almeno questa sia un'attenuante...).

    Avrei una domanda relativa all'eventualità dell'uscita dell'Italia dall'euro nel caso che questo avvenisse (cosa che a questo punto mi auguro, dopo aver letto i suoi studi sugli andamenti dell'export della Germania): non ritiene necessario, oltre all'uscita dall'euro, che si ponga fine in Italia alla separazione tra Banca d'Italia e Tesoro che venne decisa, se non ricordo male, nei primi degli anni ottanta?

    Grazie per l'attenzione

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    1. Ho chiarito che ci sono delle priorità. La prima è il recupero dell'autonomia valutaria. Siamo sopravvissuti dopo il divorzio finché il cambio con i partner europei è stato aggiustabile. Dobbiamo reintrodurre questa flessibilità. Poi si parla del resto, senza pregiudiziali, e senza credere alle formule magiche.

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  18. E ORA MI TOCCA UN CONSIGLIO DI FACOLTÀ MEDIO. Il rappresentante degli studenti: "Ma gli studenti del corso tale non possono più sostenere l'esame tale..." E la preside: "Guarda che Bagnai ha dato la sua disponibilità" E Goofy: "Tranquillo, Raffaele, lo sai, la mia porta è sempre aperta, solo che io... non ci sono mai!" Standing ovation! E il problema è che non è nemmeno vero. Da dicembre ho già fatto tre appelli, ne faccio otto all'anno, in Francia se ne fanno due, ma mi sembra che la gente si laurei lo stesso. Misterium reformae!

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    1. Caro professore,

      so che ha avuto una giornata "mediamente" pesante e non vorrei appesantirla ulteriormente ma stavo divertendomi a leggere i commenti al post del plagiaro e ho trovato questo http://noisefromamerika.org/articolo/ma-versace-n-artro-ltro#comment-85184 di Michele Boldrin... l'ho visto in televisione e credo che si possano applicare anche a lui certe tesi già da lei esposte a proposito di Sinn... :-) ma quello che mi colpisce è il tono del commento... tra l'altro mi pare che entrambi siate tra i collaboratori de lavoce.info... tra economisti non c'è un minimo di fair play o, in italiano, di cortesia da rispettare? A parte questo scrive "Non so se l'autore prova a controllare con un modello la coerenza delle sue affermazioni, ma se lo fa deve farlo quando e' sotto l'influenza di qualcosa di pesante. " Ancora con sti modelli! Personalmente, da profano, non ne posso più di modelli costruiti a casaccio dove quello che è più evidente è che si omettono variabili rilevanti. Cosa importa? Basta tirare fuori coefficienti di correlazione coerenti con quello che si vuole dimostrare e R2 accettabili... O sbaglio?

      Cordiali saluti.
      Giorgio

      P.S.
      C'è pure il commento di un suo mancato studente al quale evidentemente 8 appelli non sarebbero bastati... comunque noto che nelle università siete rimasti al solito problema di quanto pochi sono gli appelli per gli studenti e di quanto troppi sono per i professori :-)

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    2. Buona sera a tutti,
      NON sono un esperto di economia, mi piace molto il suo modo di rendermi meno ostica la materia, ho letto quasi tutto del blog ma dopo aver letto quanto riportato a questo link
      http://www.vozpopuli.com/economia/549-finlandia-lanza-su-reforma-laboral-mas-proteccion-a-los-trabajadores una domanda mi sorge spontanea.
      Come fanno i finlandesi a non capire che NON è questa la strada da seguire???
      Grazie mille
      Gianni

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    3. Caro Giorgio, ti rispondo sull'unica cosa seria! Il problema è molto semplice. Se vogliamo fare gli "europei", cioè gli "americani", adottando il 3+2, allora dobbiamo farlo integralmente e seriamente. Invece lo abbiamo fatto all'italiana, sotto tanti profili, spesso a svantaggio degli studenti.
      Esempio: quando siamo passati al 3+2 io ho subito scritto un libro adatto ai nuovi carichi di lavoro (esigui). Altri non hanno avuto tempo/modo/volontà di rivedere i loro programmi, e quindi il carico di lavoro degli studenti è raddoppiato.
      Ma ora la situazione è cambiata.
      Non credo esista un altro sistema universitario al mondo con un simile numero di appelli. E sicuramente non con un simile carico burocratico.
      Esempio: in Francia è la segreteria del corso che predispone le liste di chi deve essere esaminato e le copie delle prove di esame. Il docente ritira questo materiale, va in classe, somministra l'esame, ritira le copie, le corregge e le porta in segreteria. La verbalizzazione è compito della segreteria.

      Io, per ogni persona che ci viene a provare, perdo almeno 20 minuti di tempo fra controllare e stampare liste dei prenotati, verificare a quale corso appartengono, stampare la prova d'esame pertinente, dopo la bocciatura stare a sentire le lamentele e fornire spiegazioni inutili (perché se ci sei venuto a provare non hai nemmeno gli strumenti per capire le spiegazioni), ecc. E possono essere anche 20 o 30 ad appello. Totale? Ore e ore di lavoro inutile.

      Tu dici: ma ti pagano. Certo! Ma così mi pagano per fare una cosa inutile. Se invece ci fosse più serietà, mi pagherebbero per fare una cosa utile.

      E guarda che non sto attribuendo particolari colpe agli studenti. Da parte loro venirci a provare è razionale, perché sanno che il sistema glielo consente. Le colpe sono ben altre! Lo squilibrio numerico e qualitativo del personale amministrativo, ad esempio, la burocratizzazione eccessiva, l'eterna guerra fra poveri che oppone docenti e non docenti, ecc.

      In Francia non c'è libretto universitario...

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    4. @Gianni

      Amico mio: allora non hai capito come funziona il liberismo! Funziona così: uno è liberista a casa degli altri, e protezionista a casa propria. Altrimenti, sai, il meccanismo si inceppa...

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    5. Caro professore,

      io sono entrato nell'università con il primo "nuovo ordinamento". Il problema anche allora era quello dei carichi di studio (i professori si rifiutavano di tagliare i programmi) e degli appelli (8!) concentrati nel nuovo ordinamento in due periodi dell'anno anziché essere distribuiti nell'arco di tutto l'anno come nel vecchio ordinamento.

      Come studenti, diciamo di sinistra, non abbiamo mai chiesto che i programmi venissero alleggeriti (questo lo chiedevano i ciellini) ma che gli appelli venissero distribuiti (questo lo chiedevano tutti). Questo perché è proprio la concentrazione degli appelli che porta a tentare l'esame... Hai studiato, probabilmente non abbastanza ma forse lo puoi superare... se non lo passi ora potrai affrontarlo solo tra quattro-cinque mesi in un certo senso ricominciando da capo con lo studio e in un periodo nel quale teoricamente avresti nuovi esami da preparare...

      Dopo tre quattro anni i professori si sono arresi di fronte ai risultati degli esami degli studenti perfino peggiori di quelli del vecchio ordinamento e sono stati ufficializzati due appelli straordinari a metà semestre.

      Ma era arrivata la nuova moda... quella dei diplomi universitari (poi diventati il 3+2) e qui l'interesse evidente dei professori mi sembra sia stato il moltiplicarsi delle cattedre.

      Comunque il libretto universitario non esiste più anche in alcune università milanesi. E tutto il ciclo di gestione degli esami è stato informatizzato. Quindi penso che i problemi amministrativi dipendano grandemente dalla singola università.

      Cordiali saluti.
      Giorgio

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    6. Noto con soddisfazione che tale tizioc ha proposto una obiezione simile alla mia ma meglio argomentata:

      "[...] Suscita ad esempio dubbi il fatto che due economisti fondatori di nFA sono stati criticati sul Sole 24 Ore [http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-06-29/cari-colleghi-austerita-agonia-084642.shtml]per aver adottato delle posizioni estremamente semplicistiche, tendenti a tralasciare completamente alcune questioni macroeconomiche che sono strettamente legate [...]. Volendo proporre un'analogia un po' radicale, è come se si discutesse di fisica e "per semplicità" qualcuno trascurasse la resistenza dell'aria: su molte questioni ci troveremo d'accordo con il vantaggio di un'analisi più semplificata, ma non potremmo mai stabilire se un velivolo è ben progettato oppure no."

      http://noisefromamerika.org/articolo/ma-versace-n-artro-ltro#comment-85321

      Che ha provocato una reazione adirata:

      "E se son stati criticati sul Sole 24 Ore devono aver torto di sicuro!
      Ma li vogliamo bloccare questi anonimi imbecilli o no? Oramai non c'e' un singolo commentatore anonimo (fatta eccezione per i pochi "legittimati" che poi sappiamo chi sono) che scriva cose degne d'essere lette. E' tutto rumore, una pomposissima cazzata dietro all'altra. Questo "tizioc" e' diventato la nuova macchietta ridicola.
      Insisto: bloccarli tutti. Chi vuol commentare si identifica, punto. E magari versa pure un obolo alla fondazione. Queste continue cretinate in liberta' fan passare la voglia di leggere."

      :-)
      Giorgio

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  19. Off Topica: lo stile di Bisin\Bodrin e in generale di ...ofamerica (compresi i seguaci) è davvero rimarchevole A me più che esimi professori docenti in usa paiono più guappi di periferia privi di argomentazione. Ma io vengo da Marxe, ciò le antenne, mica vi capisco, voi umaini (post).
    Sergio

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    1. Sarai allora stupito di sapere che uno di questi intellettuali è chiamato a valutare la ricerca italiana dell'area 13 (scienze economiche), in quanto docente di università straniera...

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  20. Professore, sono stupito come lei, perchè non capisco questa disputa tutta terminologica sul significato di last resort lending. Mi sembra ovvio che ogni banca centrale lo sia, quando fa operazioni di rifinanziamento per politica monetaria.

    Del resto lo diceva anche Visco in un'intervista di qualche mese fa che ovviamente la BCE è un lender of last resort, ma che questo non deve essere confuso col monetizzare il debito pubblico comprando i titoli di stato invenduti (cfr. http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=18NG04 )

    Però devo dire che alcune delle altre affermazioni di Scacciavillani (che non discendono in alcun modo da questa prima erronea qualificazione della BCE come non-lender of last resort) sono in parte condivisibili. In particolare, mi sembra che ci sia il rischio che a seguito dei LTRO la vigilianza non riesca a fare il proprio lavoro di scoprire quali banche sono sull'orlo dell'insolvenza. Che ne pensa?

    Michele

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  21. Comunque, Professore, visto che è tornato a parlare di settore monetario, penso che sarebbe utilissimo se lei ci spiegasse le connessioni tra quest'ultimo e quello reale nel contesto dell'attuale crisi dell'eurozona. Quali sono le conseguenze delle attuali politiche monetarie della BCE sugli squilibri fra saldi netti dei paesi centrali e periferici? Come c'entrano i sistemi bancari nazionali in tutto questo?

    RispondiElimina
  22. Qualche novità sulla Grecia visto che sembra si sia arrivati al 75% di adesione (veri?) per impedire il default. La strizza di perdere di più ha fatto miracoli!
    Fortunato

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  23. GRAN FINALE! A cena dalla suocera! Vedo che continuate solerti a inoltrarmi i lusinghieri cenni di interesse che ho ricevuto su qualche blog di economisti veri. Sufficit diei socerae suae: a ogni giorno basta la sua suocera. Oggi sono della mia adorata mandrucona. Con quell'altra facciamo tutto un conto domani. Stay tuned.

    RispondiElimina
  24. Caro Professore, ma un lettore di sinistra (quindi non più elettore) che si volesse avventurare in edicola, secondo lei, quale giornale potrebbe acquistare? Assodato che il Fatto Quotidiano è almeno per me illeggibile (ed anche ineleggibile) io consiglio gli Altri, ma esce solo il venerdì e purtroppo non dà spazio all'economia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io consiglio l'Economist. Superato lo shock di trovarlo molti gradi a sinistra del Manifesto, e apprezzata quindi appieno l'ampiezza della disinformazione di regime in Italia, potrai trarre dal britannico Economist tante utili informazioni. Provare per credere!

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    2. Hanno messo in copertina anche Lenin, da decenni bandito dalle pagine dell'Unità e del Manifesto se non per biasimarne il funesto operato, finirò per fare l'abbonamento!
      http://www.economist.com/node/21543160
      Giuseppe

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  25. Caro prof. mi hanno fatto notare questa notizia sul sole24ore di dicembre.
    http://mobile.ilsole24ore.com/sole24orem/post/99?pagina=2&url=Aabi5jSE

    Ho cercato su google e il lavoro di Nomura a cui si riferisce il quotidiano pare sia questo
    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cts=1331233478430&ved=0CCgQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.nomura.com%2Feurope%2Fresources%2Fpdf%2FEurope%2520will%2520work%2520FINAL_March2011.pdf&ei=uQJZT5D0ONT74QS1pezfDw&usg=AFQjCNFJ33Hv5re0FPWQMn0H66mg5m9hgA

    Prima di oggi non conoscevo la società giapponese, ma pare abbia una buona divisione ricerca. Gli scenari possibili che vengono prospettati nel paper sembrano interessanti. Domani me lo leggo meglio. Lei lo conosceva?
    Buona cena.

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    1. No, non lo conoscevo. Se vuoi sintetizzarci gli scenari interessanti te ne sarò grato. Ma ricordati che sono come gli highlander: alla fine ne resterà uno solo. E io vi ho detto qual è.

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    2. Tra i tre scenari prospettati, viene analizzato quello in cui i paesi periferici escono dall’UME. Le conseguenze sarebbero di una svalutazione del 57% Grecia, 47% Portogallo, 35% Madrid, 28,6% Irlanda, 27,3% Italia. Con un cambio Lira italiana/Dollaro di 97 centesimi. La Germania, di conseguenza, sarebbe obbligata a rivalutare.

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    3. Interessante la scelta dei termini: "obbligata". Goofynomics: è strano come una svalutazione vista dall'estero somigli a una rivalutazione! L'obbligo, caso mai, sussiste adesso. L'abolizione del mercato valutario obbliga la Germania a non rivalutare. Ma la vecchia perversa è fatta così: raggiunge l'orgasmo commerciale solo ammanettata a un cambio fisso...

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  26. Temo che il volto di Scacciavillani davanti ad un simile quesito possa assumere le fattezze di Crozza/Montezemolo nel fatidico momento del "come".

    p.s. In pochi giorni è riuscito a farsi dare dello "scaldasedie" da Donald Duck e dello "schizofrenico" da Boldrin. Sa che la invidio? Anche a me piacerebbe rimanere sulle scatole a due così.

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    1. Spero almeno che questa celeste corrispondenza di amorosi sensi fra due personaggi apparentemente antitetici non ti stupisca!

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    2. No, affatto. Ormai non mi stupisco più di nulla. Boldrin era diventato l'ennesimo eroe mediatico dei sinistr(at)i, che, ignari di chi fosse e cosa rappresentasse, l'avevano eletto a idolo da quando a Ballarò zimbellò Castelli (capirai, basta avere una qualche familiarità con le 4 operazioni per sopravanzare Castelli in un confronto intellettuale).

      http://www.youtube.com/watch?v=eyxHkaeaiSA

      A chiara dimostrazione che il giudizio sulle cose di questo mondo ormai riflette la logica esemplarmente descritta da Orwell con la formula "quattro gambe buono, due gambe cattivo".

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  27. tz, tu vere suocere non ne hai mai visto. in America ce le abbiamo grosse così [ ]! ti fanno il tacchino ripieno ogni cazzo di giorno. la tua è palesemente inefficiente. anzi, diciamo pure che è una "suocera" (le virgolette sono d'obbligo).

    per fortuna ho altro da fare. grazie per la segnalazione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero non sarai costretto a mangiare anche lo stuffing......quello è veramente troppo.

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    2. Polenta con le spuntature e Tintilia. I Parioli non sono più quelli di una volta!

      Elimina
  28. La Banca centrale europea come un prestatore di ultima istanza
    Paul De Grauwe 18 Agosto 2011

    http://www.voxeu.org/index.php?q=node/6884

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    Risposte
    1. Grazie, forse il punto nodale è questo: "The government bond markets in a monetary union have the same structure as
      the banking system."

      Giorgio

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  29. Desidero esprimere un grazie al professore per aver deciso di aprire questo blog, per la lucidità di pensiero e per il tempo che dedica a noi lettori.
    Non sono aduso alla piaggeria e il mio approccio iniziale si spiega, come in genere per gli esseri umani, con la soddisfazione di un bisogno individuale.
    Temevo, ormai, di essere ben avviato sulla via della pazzia perché, avendo conservato memoria dei miei studi di economia, non mi ritrovavo da anni con gli indirizzi perseguiti dai "policy maker", condivisi dalla generalità degli addetti ai lavori (sono rimasto nel campo dei praticoni) e inculcati e fatti propri (ahimè) dalla gente comune, fino alla autodistruzione.
    Grazie prof Bagnai, da qualche giorno so che non sto impazzendo, e non sono solo nelle mie preoccupazioni. Sto ampiamente segnalando il blog a colleghi e amici. Spero rinsaviamo in tempo.

    RispondiElimina
  30. Salve prof, non è che può scrivere un post riguardo al dimezzamento del debito pubblico greco?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema non è tanto a quanto ammonta il debito, ma come lo pagano?

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  31. http://www.newstatesman.com/economy/2011/01/investment-keynes-essay

    questa è grossa, ormai si può dire quel che si vuole.

    RispondiElimina
  32. Caro prof,mi piacerebbe conoscere il suo pensiero sull'adesione
    all'85,8% dei creditori privati(sotto legislazione greca) al
    programma di swap sul debito ellenico.cordialmente

    RispondiElimina
  33. Venerdì 9 marzo: Scacciavillani pubblica il suo post anche sul suo blog sul sito del fatto quotidiano e il disclaimer sul titolo ora è il seguente:

    Il titolo e’ ispirato da un lettore de il Fatto Quotidiano che aveva ripreso il titolo di blog su Goofynomics

    ahahah...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. avrà tolto l'articolo, perchè sul suo blog sul "pacco quotidiano" io non lo vedo più.

      Elimina
  34. http://www.economonitor.com/nouriel/2012/03/07/greeces-private-creditors-are-the-lucky-ones/

    a chi chiedeva della questione greca, questo è un interessante articolo di Roubini, che ovviamente dice le cose diverse dal sole24ore, dove ci sono articoli come questo:

    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-09/scambio-troppo-punitivo-privati-214427.shtml?uuid=AbMSIN5E

    RispondiElimina
  35. Scacciavillani asserisce che la sua replica a Goofy è stata cestinata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte il fatto che a casa mia faccio come mi pare, e che se un collega vuole entrare in contatto con me ha mille modi per farlo, a me non risulta di aver cestinato proprio niente. Controllerò la cartella spam, ma dopo cena!

      Elimina
    2. Fabio Scacciavillani 48 minuto fa in risposta a Weininger999

      Sull'art. 104 ho risposto sia su NfA che sul FQ. E ho risposto persino su Goofynomics. Ma su quest'ultimo sito i piccoli burocrati del Cominform non hanno avuto il coraggio di pubblicare il mio commento, nonostante li avessi sollecitati.
      E' facile per professorucoli da operetta fare i gradassi senza contraddittorio. Ma appena il loro patetico ego incontra lo spillo di una critica fa la fine dei palloncini. Per questo non hanno il coraggio di pubblicare i commenti. Gradassi con gli indottrinati, codardi con tutti gli altri.

      Elimina
    3. Però, professore,

      che pena!

      "[...] E ho risposto persino su Goofynomics. Ma su quest'ultimo sito i piccoli burocrati del Cominform non hanno avuto il coraggio di pubblicare il mio commento, nonostante li avessi sollecitati. [...] Gradassi con gli indottrinati, codardi con tutti gli altri."

      Non solo offende lei ma anche noi... e anziché scusarsi ora dice pure di aver scopiazzato "a sua insaputa"...

      Per me non rispetta i canoni minimi di decenza per essere ammesso in questo blog!

      Vogliamo essere "indottrinati" da uno che nello stesso post scrive una cosa e il suo contrario? Da uno che tira fuori pure il Cominform? Io dico di no, che è una perdita di tempo.

      Cordiali saluti.
      Giorgio

      P.S.
      Non c'è un modo per evidenziare i commenti recenti indipendentemente dal post al quale si riferiscono?

      Elimina
  36. Risposte
    1. Miiiiii Fabio! Ma sei tremendo! Senti: sono in Umbria, sono venuto a conoscere i polli che mi mangerò a primavera. A me piace avere un rapporto umano con le mie vittime. A proposito: quando vieni a fare un seminario a Pescara? Comunque: domani parto per un mese: fammi stare un po' con la mia famiglia. Tranquillo: non voglio sottrarmi. Tra l'altro, mi pare di capire che non siamo così in disaccordo. Appena mi siedo in aereo il mio primo pensiero sarà per te.

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    2. Foffarbacco una singolar tenzone a Pescara. E perche' no? A me non puo' che far piacere. Anche fra un mese. Per il momento allora le auguro buone vacanze con la famiglia.

      Pero' per correttezza vorrei che venisse pubblicata la mia risposta al post. Anche perche' era espressa in toni che mi paiono molto civili e fattuali. Sul titolo non ho alcuna pretesa di primogenitura. L'ho detto e ripetuto. Pensavo che fosse farina del sacco di un lettore. E mi complimento di nuovo per la sagacia.

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    3. Dai che ce l'ho fatta a risponderti. Scusa il ritardo.

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  37. Certo, la BCE non è prestatore di ultima istanza per gli stati, le amministrazioni pubbliche e quant'altro, ma lo è altrettanto certamente per le banche - e per le banche di credito ordinarie, cioè per quelle la cui provvista è costituita dai depositi a vista della clientela (per la verità non so se questa distinzione è prevista dallo statuto della BCE : spero sia così).
    Lo svarione nell'articolo citato quindi c'è ed è grosso : disattenzione? sciatteria? o semplicemente ignoranza?
    Tuttavia mi chiedo se valeva la pena spendere tante parole per rilevarlo.

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  38. Lezione di Mario Draghi alla Sapienza

    Minuto 2.39: "Questo schema (quello del rigore perseguito dalla BCE) corregge le semplificazioni dei del paradigma neokeynesiano. Punto debole di tale paradigma era ed è la sua incapacità di riconoscere l'importanza delle frizioni monetarie e il ruolo del credito e la moneta. Naturalmente questo ha a che fare con la fragilità dei fondmenti teorici che formalizzano il legame tra economia reale, squilibri finanziari e livello di fiducia. Ignorare la moneta equivale ad assumere assenza di rischi e di incertezza: senza rischio avrebbe sottolineato Keynes, non c'è moneta. La preferenza per la liquidità non si giustifica per un economia priva di incertezza, ma il modello neokeynesiano esclude la possibilità di default, in esso non esiste rischio nel settore finanziario, che non possa essere assicurato e dunque rimosso nei suoi effetti sull'economia reale. La crisi finanziaria ha chiaramente messo in evidenza i punti deboli di tale impianto: la teoria macroeconomica ha iniziato ha riflettere sull'impianto neokeynesiano e questi studi oggi costituiscono una delle aree di analisi più vivaci."

    L'ho trascritto velocemente quindi ci potrebbe essere qualche refuso...

    Oltre alla critica all'impianto (neo)keynesiano draghi fa un'analisi molto attenta sull'operato della BCE nell'intervento contro la crisi e contro l'inflazione. Potrei avere la Sua opinione al riguardo?

    http://www.youtube.com/watch?v=o1Xh_idVfU8&list=UUyjNhbCPBuxM4jRxpjxr0ZQ&index=10&feature=plcp

    Ma non avevamo risolto la crisi?

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    Risposte
    1. Ma voi avete un'idea della differenza fra keynesiano e neokeynesiano? Perché altrimenti non ci capiamo...

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  39. Saprebbe indicarmi in questi paesi chi ha una banca centrale indipendente (monetarista) e chi prestatore di ultima istanza verso lo stato (banca centrale keynesiana)?
    USA
    Inghilterra
    Giappone
    Svezia
    Norvegia
    Danimarca
    Svizzera
    Francia pre euro
    Grazie

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