giovedì 23 gennaio 2014

La logica eurista: analisi formale

(scusate, ma qui siamo tecnici, mica cazzi! Per cui dopo manuale, addendum ed eserciziario, ora vi sorbite anche l'esposizione formale della logica eurista, che vi introdurrà alle delizie del modus ponens e del modus piddinus. Oh, quanto capisco il bisogno che Tiziano aveva di sfogarsi! Quante volte, nell'ultimo ventennio, avrei voluto aprire il cranio del piddino di turno per vedere cosa c'era dentro. Sono lieto di non averlo fatto. Dopo la spiegazione di porter diventa inutile, del resto. Nel cervello del piddino c'è il modus piddinus: ecco perché nelle pagine e nei discorsi del piddino i "quindi" sono così deliziosamente randomizzati...)

Da porter ricevo e doverosamente condivido:


Se ragionate ancora secondo gli schemi della logica proposizionale "classica", non capirete mai la logica eurista.

Nella logica proposizionale, il Modus Ponens (MP) è una regola d'inferenza che afferma :

Se “P implica Q” è una proposizione vera, e anche la premessa “P” è vera, allora la conseguenza “Q” è vera, o in notazione formale:

[(P → Q) ∧ P] Ⱶ Q

Nella logica eurista, il Modus Ponens è sostituito dal Modus Piddino (MPd)

Il Modus Piddino è una regola d'inferenza che afferma :

Se “P implica Q” è una proposizione vera, e anche la premessa “P” è vera, allora la conseguenza “R” è vera, o in notazione formale:

[(P → Q) ∧ P] Ⱶ R

“R”? Ma cosa c’entra “R”? Appunto….

Lascio a voi l’individuazione di alcuni degli esempi più diffusi di MPd, tenendo presente che “R” assume frequentemente la forma di:

“Ci vuole più Europa”
“Ci vogliono le riforme”
“Ci vuole una BCE come la Fed”
“Ci vogliono gli Eurobonds”
“E’ tutta colpa della castacriccacorruzione”
“Ci vorrebbe la Merkel anche da noi”




E sarete contenti di sapere che (addendum delle 19:52):

Il modus piddinus ha anche la variante tollens. Ad es: P=euro e Q=occupazione [(P→Q)∧(¬Q)] Ⱶ R, con R ...
(da Fabrizio Pedes).





(una pagina così mi compensa di tante sofferenze...)

63 commenti:

  1. Tempo fa pensavo che il mio diploma di perito informatico (studiavamo logica proposizionale, statistica, ecc.) fosse stato tempo rubato alle mie passioni letterarie, filosofiche e storiche. E invece, che grande la vita. Tutto fu per questa era di paludi piddine e di liquami della ragione.

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  2. Discordo dall'interpretazione psicologica e propendo per la causa biologica: è colpa della ghiandola piddinale, che, appoggiata sulla sella turcica, preme sul cerebro.

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  3. quello che diciamo Partito Democratico, e ci riempiamo la bocca a dire Democratico, bella parola piena di vento, lo divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei i Piddini si fermassero ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre...

    (serve la citazione?)

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  4. Fresco di stampa.
    http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/qr_euro_area/2013/pdf/qrea4_en.pdfhttp://ec.europa.eu/economy_finance/publications/qr_euro_area/2013/pdf/qrea4_en.pdf
    Il quadro disastroso dell'economia della neurozona che emerge da questo documento e' semplicemente agghiacciante.
    Le previsioni ufficiali EC mi sembrano anche peggiori di quelle piu' pessimistiche mai fatte dal Prof.
    Altro che 'venti anni buttati', loro ne prevedono almeno trenta...

    "I.4. Concluding remarks
    This chapter has highlighted the structural decline in the euro area's growth rate over the last 15-20 years, and on the assumption that euro area governments do not react with appropriate policies, has suggested that this trend is forecast to
    continue over the coming decade."

    Ora mi spiego l'atteggiamento di Mazingales in Commissione Finanze, lui il documento lo aveva gia' letto!

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    1. Link corretto:

      http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/qr_euro_area/2013/pdf/qrea4_en.pdf

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    2. A me viene voglia di titolarlo "L'economia secondo Otelma".

      In alternativa, c'è da chiedersi se l'aumento di GDP stimato per molti paesi non sia da attribuirsi ad una non dichiarata ma ben valutata diminuzione della popolazione residente, sceglietene poi voi la causa (emigrazione forzata? perdita di welfare?).

      In ogni caso, non sarebbe più sensato rinominare "ZyklonB" la valuta corrente nella UE?

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  5. Beh, a dire il vero nella "logica aneurista" si produce lo stesso salto logico, cioè ad un certo punto "Q" scompare e compare "R", però con una differenza importante perché nella "logica aneurista" il valore di "R" è univoco e costante : "Dateci la Lira e solleveremo il mondo"

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    1. Pietrino, però se dimostri di essere così pezzente intellettualmente poi non ti lamentare se ti ci mando. Vuoi cortesemente leggere in questo post solo le parole scritte in corpo grande? Grazie.

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  6. Professore, secondo il piddino canonico, la logica non si applica all'economia perché l'economia non e' una scienza tout court. Ho sentito molte volte dai piddins che l'economia sarebbe retta dalla legge del caos.
    La legge del caos, la ricordiamo brevemente, si basa sul concetto che il battito delle ali di una farfalla nelle Filippine causerebbe una serie di conseguenze il cui risultato e' un uragano in Kentucky (ovvero estrema sensibilità alle condizioni iniziali).
    In economia potrebbe essere formulata nel modo seguente: un ragazzino di 9 anni a Viterbo compra un chewing-gum da 30 centesimi di euro e provoca il crack della borsa a New York.

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    1. la legge del caos... bellissima (in un libro c'era un tipo una volta che così all'improvviso, come per capriccio, decise di non comprare un frigorifero in America e l'amplificazione della sua non scelta provocò la fine dell'umana civiltà). Ma il piddino ama solo un certo tipo di letteratura e, dispregiando e diffidando della scienza "umana", per caos intende proprio il casino! Saltano i nessi logici più stringenti, come ben evidenzia Porter, non parliamo di falsificazione delle teorie, né almeno del tentarne una verifica affidandosi ai 4 sensi (tipo: Letta annuncia la crescita un mese sì e uno no ma intorno a te vedi crescere solo i vicini disoccupati e i ticket delle analisi mediche).
      No. Semplicemente si rifiuta di scendere a questo livello di analisi: la corruzione dei costumi, l'ignoranza, la volgarità italiani (causati dal B. e da emuli e simpatizzanti o in crescendo dalle tv berlusconiane, dalle "multinazionali" e dalla "globalizzazione") bastano e avanzano per spiegare la crisi, il suo aggravarsi, e le misure necessarie (qui qualche groppo c'è). Misure inutili e lo sanno perché tanto fideisticamente non mollano l'ermeneutica del partito quanto sicuri sono della non risolvibilità dei problemi.
      In questo senso sono degli eroi...
      Più si realizzano le conseguenze disgraziate delle politiche euro-piddine-collaborazioniste, più si insistono che di più bisogna impegnarsi-insistere-sacrificarsi anche se sanno che nulla si risolverà, che tutto è inutile.
      Lo sanno, lo sanno. E del sacrificio della loro intelligenza fanno un valore che li rende superiori a te, che non sei disposto a fare altrettanto.
      Di fronte al sacrificio di se stessi per il Paese (non amano chiamarlo per nome: Italia) cosa può essere il sacrificio di tutti gli altri e del Paese Italia stesso?

      Sento di odiarli particolarmente, cioè proprio devo fare uno sforzo per non dar di matto perché mi tocca condividere con questi moralisti immorali il mio futuro e credere nel contempo che la democrazia sia un valore.

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    2. Beh 30 centesimi sono 900 (circa) vecchie lire. Non stupisce che pagando una gomma quasi mille lire prima o poi l'uragano scoppi da qualche parte

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  7. I paesi "insospettabili" pronti a scatenare una crisi

    «La moneta unica europea sta aumentando la disuguaglianza e la perdita di sovranità insita nell’appartenenza all’eurozona ha portato a un incremento della disoccupazione e del disagio sociale in molte nazioni». Chi lo ha detto, anzi scritto? La Commissione europea. Non sto scherzando, nel report di 496 pagine dal titolo “Employment e social developments in Europe 2013” presentato martedì, la Commissione europea mette inoltre in guardia dal fatto che le sempre più profonde divisioni a livello economico tra Nord e Sud dell’Unione, tra nazioni ricche e povere, potrebbero minacciare di minare l’UE stessa.

    A sdoganare una volta per tutto ciò che è solo buonsenso, ma che nei salotti buoni vengono bollate come eresie populistiche, è stato il curatore dello studio, il commissario agli Affari sociali, Laszlo Andor, il quale ha detto chiaro e tondo che la perdita di sovranità legata all’abbandono delle valute nazionali ha portato a una grande perdita di flessibilità nell’affrontare le crisi economiche e l’ovvio incremento della competitività imposto per ottenere la cosiddetta “svalutazione interna” (contenimento di stipendi e prezzi) ha costretto i governi ad abbassare gli standard di vita a un livello che non si conosceva dagli anni Trenta, con gli stipendi greci - ad esempio - che hanno conosciuto un calo del 30%. «Una politica, questa, che ha i suoi limiti e i suoi lati negativi, non ultimi quelli in termini di aumento della disoccupazione e del disagio sociale», scrive Andor, il quale non risparmia una stoccata alla Bce quando sottolinea come «la compressione salariale ed economie indebolite stabilizzatesi in alcuni paesi membri siano tracimate in altri sottoforma di domanda interna indebolita, data l’interdipendenza tra gli Stati dell’eurozona».

    E poi la disoccupazione, dove il report dice chiaramente che sta emergendo sempre di più il gap tra Nord e Sud dell’eurozona, con tassi di senza lavoro mediamente al 17% nei paesi “periferici” e del 7% in quelli cosiddetti “core”: «Occupazione e divergenze sociali sono il segno che l’Ue non sta centrando il suo obiettivo fondamentale di portare beneficio a tutti i paesi membri. Questi trend non stanno solo minando pesantemente l’occupazione, la coesione sociale e il capitale umano dei vari paesi membri, ma stanno anche colpendo la competitività e la crescita nell’eurozona nel suo insieme».

    Insomma, la Commissione europea ci dice che Ue ed euro sono una iattura. A tutto pensavo di arrivare ma non a questo. Ma che le cose stiano rapidamente peggiorando ce lo confermano i dati resi noti dall’Abi, l’Associazione delle banche italiane. Nessuna schiarita, infatti, sul fronte del credito, i cui rubinetti restano sigillati. I prestiti bancari a famiglie ed imprese - secondo l’ultimo rapporto Abi - hanno segnato un nuovo pesante calo a dicembre, registrando una contrazione del 3,4% dopo il -4,5% registrato il mese precedente. …



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    1. Dunque, si è dimostrato che, supernado la soglia di 400 pagine (come accade anche nel LIBRO), si arriva alla corretta analisi e alle corrette conclusioni.
      La brutta notizia, per i piddini, è che, in ogni caso, dovrebbero confutare decine e decine di applicazioni del modus ponens...

      E chi j'a fà?
      ('Azz, davéro 'n basta più legge solo 'a copertina...).

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  8. Bellissimo!
    Letto e riletto e riletto...e continuo a ridere,anche amaramente,ma con soddisfazione.
    Ma come si fa a non esser amici del suo Blog?
    Complimenti a Pedes e anche a lei per la sua sagace introduzione.
    Ora che ho una certezza (pensavo che il piddino fosse una mutazione genetica),sono più sollevato.

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  9. cioè, tradotto in "portierese"
    logica n°1: mele + pere = frutta
    logica n° 2 (piddina): mele + pere = uova, preferibilmente marce.

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  10. Standing ovation! ( E son 3!! E vediamo chi sa qual è la differenza tra 3 e 3!! )

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    1. Professò, non mi menate! La risposta corretta sarebbe quella dell'altra volta! '!!' è un semifattoriale ed è conosciuta da non molti addetti ai lavori.

      Incidentalmente, la differenza che c'è tra 2!! e 2! corrisponde alla grandezza della figura di er Nutella ... ma allora si ritorna alla cosa che tra 'Ferrero' e 'piddino' non c'è molta differenza... Q.E.D. :)

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    2. Amico caro: se sai la matematica, però non sai l'ortografia. Siccome dopo il primo 3!! hai messo maiuscola, io ho interpretato il secondo punto esclamativo come segno di interpunzione. Siccome in fondo alla frase mancava segno di interpunzione, idem (anche se qui i criteri editoriali sono più vaghi). Quindi per me era un fattoriale! Chiaro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!?????????????????????????????????????????

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    3. Chiaro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  11. Ieri sera ho visto Adinolfi e debbo ancora riprendermi dal trauma.

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    1. quello del taglio al cuneo fiscale per evitare la delocalizzazione... si si, come no...

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  12. Sarà che ero in prima liceo nel '68, ma voialtri i piddini li cominciate a capire solo ora?

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  13. Potrebbe giovare al riguardo un'accostamento di due citazioni, la prima da un mio amore adoloscenziale:

    " Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi; salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo, e così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e con il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell'attimo e perciò né triste né annoiato... L'uomo chiese una volta all'animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della tua felicità? L'animale voleva rispondere e dire: ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque. Così l'uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre attaccato al passato: per quanto egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna. È un prodigio: l'attimo, in un lampo, è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via – e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo.
    Allora l'uomo dice "Mi ricordo".

    Friedrich Wilhelm Nietzsche

    (del resto questo e' un covo di fasci reazionari nazionalisti etc, no?)

    coup de theatre, pseudosituazionista, citazione del santino:

    I meccanismi della costituzione democratica sono costruiti per essere adoprati non dal gregge dei sudditi inerti, ma dal popolo dei cittadini responsabili: e trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere.

    Piero Calamandrei, Contro il privilegio dell'istruzione, 1946

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  14. leggere questo post dopo aver visto il video dell'intervento del prof al convegno di pescara è come gustare una buona grappa dopo un lauto pranzo, che goduria...

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  15. Suvvia Prof., dobbiamo evolverci. Basta con la logica di Peano e di Russell! Che noia il principio di non contraddizione e del terzo escluso. Solo la metafisica consente di elevare la conoscenza per farci entrare in modalità pude/piddina. Necessaria dunque è la "ultrarietà" e porre la scienza al servizio del metodo, poiché come osserva Heiddeger, è il metodo come "meta odon" che ci consente di proseguire in modo rigoroso (zwingend) ed erga omnes quel percorso (odon) di comprensione e utilizzazione del mondo. E così ispirato ho finalmente coniugato la proposizione piddina [(P → Q) ∧ P] Ⱶ R secondo logica hegeliana:
    non può non esistere ciò che può essere pensato ovvero Con questo "metodo" si manifesta (a-létheia) a noi anche la verità nascosta nel Verbo eurista di Saccomanni. Allora è vero che dire che siamo già "oltre" il tunnel, non è una formidabile str..anezza, ma piuttosto una appercezione dell'intelletto (ultra-ragione).

    P.S. sono state necessarie abbondanti dosi di chinotto per uscire dalla modalità pude autoindotta (ma solo ai fini di studio epistemologico)

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  16. Risposte
    1. L'avevo pensato anch'io! Una porcata pensata in (piazza della) loggia e partita dalla stazione (di Bologna) per arrivare in piazza (fontana)...

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    2. Con la differenza che là i mandanti mai furono trovati, qui li conosciamo (e andremo a far loro visita). L'effetto "stragista" però è lo stesso.

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  17. Eric Schmidt ha rivelato una verità chiave per l'economia, che pochi ricchi investitori e dirigenti vogliono ammettere

    Il Presidente di Google Eric Schmidt ha appena tenuto una "chiacchierata caminetto" a Davos, in Svizzera, presso il World Economic Forum. Nel contesto del dibattito sulla disuguaglianza globale, Schmidt pensa che sia in parte il risultato della tecnologia e che sia destinata a peggiorare prima di migliorare. Schmidt ha rivelato una verità fondamentale circa l'economia, che pochi altri investitori di successo e dirigenti sembrano capire (o almeno ammettere): la stagnazione dei salari della classe media non è solo un problema di classe media. Si tratta di un problema economico. Ed è uno dei motivi principali per cui la crescita economica globale è così difficile.

    Perché i salari stagnanti della classe media danneggiano l'economia? Perché la gente della classe media, i cui salari sono stagnanti, non spendono più.
    In altre parole, le spese di una società (salari) sono i ricavi per un'altra azienda. Così, insieme, quando le aziende stanno tagliando i salari, stanno anche tagliando il proprio futuro di crescita dei ricavi.

    In questo momento, le aziende sono così concentrate sul taglio dei salari - pagando loro dipendenti il meno possibile e la loro sostituzione con la tecnologia quando possibile - che i salari come percentuale dell'economia sono ormai in prossimità di un livello più basso. E questa debolezza dei salari è la grande ragione dell'economia così debole.

    Pochissimi i dirigenti aziendali e gli investitori che sembrano capire questo. Eric Schmidt di Google a quanto pare lo ha capito.

    (complimenti a Schmidt, che mi sembra abbia scoperto l’acqua calda)

    (piccola donazione ad a/simmetrie, grazie di tutto)



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    1. Già pare anche a me la scoperta dell'acqua calda... comunque tutto quello che fanno, lo fanno per il nostro bene, e se possibile senza chiedercelo.

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    2. sarà anche acqua calda, banalità, ovvio, ma è la verità

      peraltro non è neanche il primo che fa un discorso 'pro domo sua'

      se è vero che Henry Ford aumentò gli stipendi dei suoi dipendenti (così possono comprare le mie automobili) e accorciò la settimana lavorativa da 6 a 5 giorni (così hanno più tempo per andare in giro con le mie automobili), ecco che Schmidt non ha scoperto niente

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  18. Vabbé prof, tanto per alleggerire la discussione - i ragionamenti sulla logica pdina mi danno il mal di testa - le invio la prova che, dopotutto, l'economia NON è una scienza triste ...

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  19. Solo capitalismo non è democrazia

    di Noam Chomsky

    Quando parlo di “capitalismo reale” ho in mente qualcosa che esiste nella realtà e viene definito “capitalismo”. Gli Stati Uniti ne sono, per ovvie ragioni, l’esempio più importante. Il termine “capitalismo” è abbastanza vago da abbracciare svariate possibilità. È comunemente utilizzato in riferimento al sistema economico statunitense, il quale tuttavia prevede massicci interventi statali che vanno dai sussidi all’innovazione creativa, alle politiche del governo per salvare le banche “troppo grandi per fallire” , ai forti monopoli che limitano ulteriormente, e sempre di più, la dipendenza dal mercato. È bene ricordare l’entità delle deroghe del “capitalismo reale” alla dottrina ufficiale del “capitalismo di libero mercato”.
    Per citare solo qualche caso, negli ultimi vent’anni la quota di utili delle 200 maggiori compagnie è aumentata in maniera vertiginosa, alimentando la natura oligopolistica dell’economica statunitense che mina direttamente i mercati, evitando la guerra dei prezzi con iniziative volte a una differenziazione spesso inutile dei prodotti attraverso massicce campagne pubblicitarie, operazione che a sua volta è tesa a minare i mercati nell’accezione ufficiale, i quali dovrebbero basarsi invece su consumatori informati che compiono scelte razionali. I computer e Internet, insieme ad altre componenti fondamentali della rivoluzione informatica, per decenni hanno fatto parte del settore statale (attraverso ricerca e sviluppo, sovvenzioni, approvvigionamento, e altri meccanismi simili), prima di essere ceduti alle imprese private perché li adeguassero ai mercati e al profitto. Stando agli economisti e alla stampa economica, la politica di salvataggio del governo, che ha garantito enormi benefici alle grandi banche, si aggira intorno ai 40 miliardi di dollari l’anno. Tuttavia, secondo un recente studio del Fondo monetario internazionale – per citare la stampa economica – forse “le maggiori banche degli Stati Uniti non sono per nulla redditizie” e “i miliardi di dollari che presumibilmente guadagnano per i loro azionisti sono quasi del tutto un dono dei contribuenti Usa”. Un’ulteriore prova è data dal giudizio del più autorevole giornalista economico del mondo anglofono, Martin Wolf del Financial Times, secondo il quale “un settore finanziario ormai fuori controllo sta divorando l’attuale mercato economico dall’interno, proprio come la larva del pompilide divora l’ospite nel quale è stata deposta”.
    IL TERMINE “capitalismo” viene comunemente usato anche per designare sistemi in cui di fatto non ci sono capitalisti: ad esempio, il consorzio di cooperative Mondragón di proprietà dei lavoratori nei Paesi Baschi, oppure le aziende di proprietà dei lavoratori che si stanno diffondendo nella regione settentrionale dell’Ohio, spesso con l’appoggio dei conservatori; entrambi i casi sono stati oggetto di un importante studio di Gar Alperovitz.
    Taluni utilizzano addirittura il termine “capitalismo” in riferimento alla democrazia propugnata da John Dewey, il maggiore filosofo sociale americano. Dewey sosteneva che i lavoratori dovessero essere “padroni del loro destino industriale” e che le istituzioni dovessero essere sottoposte al controllo pubblico, inclusi i mezzi di produzione, gli scambi, la pubblicità, i trasporti e le comunicazioni. Altrimenti, ammoniva Dewey, la politica continuerà a essere “l’ombra proiettata sulla società dai grandi interessi economici”.

    continua...

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  20. ...continua

    Negli ultimi anni questa democrazia mutilata condannata da Dewey è stata ridotta in brandelli.
    Ormai il controllo del governo si concentra unicamente al vertice della scala dei redditi, mentre la stragrande maggioranza di coloro che stanno “in basso” è stata di fatto privata di ogni diritto . L’attuale sistema politico-economico è una sorta di plutocrazia che si discosta molto dalla democrazia, se con tale termine intendiamo una forma di organizzazione politica in cui le scelte politiche sono sensibilmente influenzate dalla volontà pubblica.
    Da anni è in corso un serio dibattito sulla compatibilità di principio tra capitalismo e democrazia. Se parliamo della democrazia del capitalismo reale è facile rispondere alla domanda: sono del tutto incompatibili. (...) Mi sembra improbabile che la civiltà possa sopravvivere al capitalismo reale e alla forma di democrazia fortemente ridimensionata che a esso si accompagna.
    Con una democrazia funzionante le cose andrebbero diversamente? La riflessione su sistemi inesistenti è sterile speculazione, ma a mio avviso vi sono fondati motivi per ritenere di sì.

    =========================================================

    Ma secondo voi quest'uomo legge Goofy?

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  21. Ahh, finalmente qualche simbolo formale. Errori formali se ne trovano pero' solo nel post a firma del Tiziano Diamanti, per esempio data la premessa "le nuve tecnologie non favoriscono l' occupazione", che sia vera o falsa, il Diamanti inferisce "2.Quindi la Spagna che ha il 26% di disoccupazione è super avanzata tecnologicamente? Ben più degli USA?", e allora, una bacchettata la diamo o no a studenti tanto scarsi?

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    1. Lo studente scarso è Prodi e la bacchettata l'ha avuta.

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    2. C'é un errore formale nella tua forma: la logica di Prodi non é "le nuove tecnologie non favoriscono l'occupazione", bensì, e l'ho anche virgolettato "e nuove tecnologie riducono la forza lavoro»". Trova le differenze.

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  22. Mi permetto di suggerire l'esistenza, accanto al principio di indifferenza, di un altro, tipicamente Piddino/eurista, che potrebbe essere definito "principio di co-esistenza delle contraddizioni" (o semplicemente "principio di contraddizione").
    Nella sostanza, se due proposizioni affermano delle verità opposte, allora sono entrambe vere.

    Esempi economici:

    Serve l'euro per difendere il potere d'acquisto dei salariati: a tal fine, si deve ridurre il reddito dei salariati;

    servono gli "stati uniti d'europa" per competere con i "big players" internazionali, ma all'interno è assolutamente normale che questi stati non siano "uniti" per niente, combattendo l'uno contro l'altro in un grande "ring" deflazionistico e senza nessun aiuto reciproco;

    Esempi politici:

    L'articolo 18 è un valore da difendere (quando al governo ci sono gli altri), ma è anche "progressista" abolirlo (quando ci sono loro);

    La costituzione è un valore da difendere.... (vedasi articolo 18).

    Si va in piazza il 25 aprile a manifestare contro il fascismo, ma per poter governare ci vogliono il premio di maggioranza e la prevalenza dell'esecutivo sul parlamento (piaceva anche ad un certo Benito.....);

    la corruzione è il male dei mali italiano ed i corrotti vanno buttati fuori a calci dalle istituzioni, ma è normale fare le riforme sedendosi al tavolo col "più corrotto dei corrotti" per antonomasia (di cui hai votato la decadenza da senatore);

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  23. Il problema in soldoni (meglio in euroni...) è proprio questo.

    Se io mi ritenessi superintelligente sarei pieno di me, sicuro e tronfio.

    Purtroppo mi pare invece che siano gli altri a deficere (tranne chi legge, ovvio...).

    E' un po' la differenze che passa, su una barca che affonda (l'italia) tra essere il campione olimpico della 50 km di nuoto o essere l'unico che sa nuotare.

    Il fatto che quasi nessuno degli altri passeggeri abbbia mai messo piede in acqua, non è particolarmente rincuorante, anzi....

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  24. Altra regola di inferenza fondamentale è il Modus Trollens :

    Se “P implica Q” è una proposizione vera, e anche la premessa “P” è vera, allora la conseguenza “Q” è falsa, o in notazione formale:

    [(P→Q)∧(P)] Ⱶ ¬Q

    (e qui gli esempi si sprecano come l'acqua fresca, ovviamente prima che venga privatizzata...)

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  25. Siete proprio dei fini umoristi... :D e questo è uno dei problemi con gli esteti del brillante assioma "euristi di tutto il mondo, unitevi!": come da tradizione "so seriosi" (e quindi non seri) Inoltre sono pure impegnati, nella morsa della palude "trecientesca" di Gotor County, a studiare il futuro rapporto di cambio tra € e ฿ (Bitcoin)...

    fantastico post!

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  26. Ma le lezioni sono come i post su questo blog?
    Se si mi iscrivo :-)

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  27. Anche Chomsky ha i suoi predecessori (tratto dall'actus essendi der nutella):

    "Non appena gli operai penetrano il mistero e si rendono conto come possa avvenire che, nella stessa misura in cui lavorano di più, producono una maggiore ricchezza altrui e cresce la forza produttiva del loro lavoro, perfino la loro funzione come mezzo di valorizzazione del capitale diventa sempre più precaria per essi; non appena scoprono che il grado d’intensità della concorrenza fra loro stessi dipende in tutto dalla pressione della sovrappopolazione relativa; non appena quindi cercano mediante Trades Unions ecc., di organizzare una cooperazione sistematica fra gli operai occupati e quelli disoccupati per spezzare o affievolire le rovinose conseguenze che quella legge naturale della produzione capitalistica ha per la loro classe, — il capitale e il suo sicofante, l’economista, strepitano su una violazione della « eterna » e per così dire « sacra » legge della domanda e dell’offerta.

    La «glorious revolution» (rivoluzione gloriosa) portò al potere, con Guglielmo III di Orange, i facitori di plusvalore, fondiari e capitalistici, che inaugurarono l’era nuova esercitando su scala colossale il furto ai danni dei beni demaniali che fino a quel momento era stato perpetrato solo su scala modesta. Le terre demaniali venivano regalate, vendute a prezzo irrisorio, oppure annesse a fondi privati per usurpazione diretta , Tutto ciò avveniva senza osservare minimamente l’etichetta legale

    Il progresso del secolo XVIII si manifesta nel fatto che ora la legge stessa diventa veicolo di rapina delle terre del popolo,

    Per il corso ordinario delle cose l’operaio può rimanere affidato alle « leggi naturali della produzione », cioè alla sua dipendenza dal capitale, che nasce dalle stesse condizioni della produzione, e che viene garantita e perpetuata da esse. Altrimenti vanno le cose durante la genesi storica della produzione Capitalistica. La borghesia, al suo sorgere, ha bisogno del potere dello Stato, e ne fa uso, per « regolare » il salario, cioè per costringerlo entro limiti convenienti a chi vuol fare del plusvalore, per prolun- gare la giornata lavorativa e per mantenere l’operaio stesso a un grado normale di dipendenza. È questo un momento essenziale della cosiddetta accumulazione originaria.

    I metodi poggiano in parte sulla violenza più brutale, come per esempio il sistema coloniale. Ma tutti si servono del potere dello Stato, violenza concentrata e organizzata della società [...] La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una società nuova. È essa stessa una potenza economica."

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  28. Perdonatemi ma ho bisogno di voi del blog e del Prof... oggi un mio collega diceva che la crisi non c'è perché aveva in mano un articolo del sole24ore che diceva che i depositi bancari sono aumentati e sono diminuiti i debiti dei cittadini. Allora io e un terzo collega gli facevamo notare che probabilmente i depositi bancari sono aumentati per il fatto che le persone avendo bisogno di liquidità preferiscono disinvestire altri tipi di investimenti (per es: obbligazioni bancarie, polizze assicurative, ecc.) più vincolanti e tenerli per il momento del bisogno; e i debiti sono diminuiti molto probabilmente perché, come è noto a tutti la propensione al credito delle banche è diminuito a dismisura e non perché i cittadini fanno meno richiesta.
    Allora quello del "non c'è la crisi" si ma le aste dei bot e btp vengono sempre riempite e anzi c'è più richiesta che non titoli emessi quindi le persone i soldi ce li hanno, allora essendo questo di norma più preparato di me sul punto finanziario gli chiedo se il fatto che le aste dei titoli pubblici non risentono della grossa iniezione di liquidità che la bce ha dato alle banche al tasso dell'1%; ma lui mi ha detto che alle aste partecipano solo i cittadini privati e non le istituzioni bancarie e finanziarie.
    Quindi non sapendo valutare se l'ultima affermazione del mio collega è esatta o sbagliata, vi chiedo: VOI CHE AVRESTE RISPOSTO A QUESTO PUNTO??

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    1. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Structure_of_government_debt

      (vedi figura 'by debt holder' dove si evince che i privati Italiani detengono poco piu' del 10% del totale)

      A proposito, cambia amicizie....

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    2. ma lui mi ha detto che alle aste partecipano solo i cittadini privati e non le istituzioni bancarie e finanziarie

      Risposta: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA ... poi, dopo essersi ricomposti: ciao bello, ci si vede! No, no, non chiamare, ti chiamiamo noi.

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  29. Draghi: “Con l’esame della Bce le banche deboli dovranno chiudere”

    l presidente dell'Eurotower assicura che il denaro dei contribuenti sarà usato "solo come ultima risorsa". E si dice "cauto su un eccessivo ottimismo" per quanto riguarda la ripresa nell'area euro: "Ancora debole e incostante, nonostante alcuni segnali incoraggianti".

    “Negli Stati Uniti le banche che hanno chiuso sono state dieci volte di più rispetto all’Europa, dove quelle deboli dovrebbero uscire dal mercato“. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Bce, Mario Draghi, al quotidiano svizzero Neue Zuercher, spiegando come questo è quello intorno a cui ruota la valutazione degli istituti in atto. “Stiamo prendendo la cosa molto seriamente”, aggiunge, “nel caso in cui ci fossero debolezze, le metteremmo in luce e prenderemmo le appropriate contromisure”.

    Il numero uno dell’Eurotower assicura che il denaro dei contribuenti ”sarà utilizzato solo come ultima risorsa” nel caso di fallimenti delle banche. E rileva che “non si tratta di ottimismo: le nuove regole europee, che non esistevano quando la crisi è scoppiata, prevedono questo tipo di meccanismo. C’è un impegno a livello di ministri delle Finanze e di capi di Stato che prevede il coinvolgimento dei creditori delle banche”.

    Secondo Draghi i mercati e gli investitori devono infatti “sapere esattamente lo stato delle banche europee: vogliamo la massima trasparenza, dal momento che solo così gli investitori saranno pronti a fornire ulteriori capitali al sistema bancario”.

    Quello del presidente della Bce non è il primo allarme sullo stato di salute degli istituti di credito, soprattutto italiani. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha fatto sapere nei giorni scorsi che la ripresa delle banche nostrane è ancora lontana, puntando i riflettori su “utili bassi, modesta capitalizzazione e aumento delle sofferenze”. E proprio le sofferenze bancarie, ovvero i crediti di difficile riscossione, a novembre 2013 – secondo un’analisi del Centro studi di Unimpresa - sono aumentate del 22,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, arrivando a sfiorare i 150 miliardi di euro.

    Il numero uno dell’Eurotower ha poi affrontato il tema della ripresa dell’Eurozona. Draghi si dice “cauto su un eccessivo ottimismo” e fa sapere che “vediamo alcuni segnali incoraggianti, ma la ripresa nell’area euro è ancora debole e incostante“, sottolineando che i rischi di deflazione per l’Eurozona sono “limitati” e per l’inflazione “le aspettative sono saldamente ancorate nel medio termine agli obiettivi della banca centrale”.

    Sul fronte della politica monetaria, infine, il presidente della Bce apre alla possibilità di usare “tassi negativi sui depositi se la situazione dovesse richiederlo”. E sottolinea la disponibilità di risorse per l’Eurotower “il cui uso dipende dallo scenario: ad esempio se i mercati del denaro dovessero fermarsi reagiremmo in maniera completamente diversa che se ci fosse un rallentamento della situazione economica”.








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  30. Oooops ... le cose non vanno bene e gli stress test prossimi venturi potrebbero fare saltare la baracca eurota, secondo Axel Weber e Kenneth rogoff

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  31. scusate ma un commento in coda all pezzo appena segnalato di Ambrose Evans-Pritcahrd, vedo un commento orripilante di un certo NICOLA_Z ... lo riporto per completezza:

    io comunque continuo a rimanere costernato, quando persino la Commissione Europea fa determinate ammissioni-previsioni, sul futuro dell'euro e sugli effetti che avrà prodotto, che son degne di un visionario complottista, come a dire "noi sapevamo tutto, sapevamo che sarebbe andata così, avevamo tutto pianificato". Questo uno stralcio di un documento UE, segnalatomi da Fabio sul blog di Foa:

    “On the assumption that the euro area and US forecasts underpinning this scenario prove accurate, the euro area is forecast to end up in 2023 with living standards relative to the US which would be lower than in the mid-1960′s. If this was to materialise, euro area living standards (potential GDP per capita) would be at only around 60% of US levels in 2023, with close to 2/3 of the gap in living standards due to lower labour productivity levels, and with the remaining 1/3 due to differences in the utilisation of labour (i.e. differences in hours worked per worker and the employment rate)."

    Il documento originale e' qui

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  32. COOPERAZIONE: OLTRE LA GRANDE CRISI!

    Draghi: “Con l’esame della Bce le banche deboli dovranno chiudere” Ma attenzione perché come sempre in Italia, i giornalisti scrivono a caso… Quello del presidente della Bce non è il primo allarme sullo stato di salute degli istituti di credito, soprattutto italiani. Soprattutto italiani? Mi auguro che Draghi sia coerente sino in fondo, ovvero che oltre la metà delle landesbanken e sparkassen tedesche, cassaforti del potere politico tedesco venga chiusa e che Monte dei Pasci di Siena venga nazionalizzata!

    Nel frattempo, in un silenzio assordante visto che il sistema cooperativo nella maggioranza della sua espressione, escluse le solite pecore nere, nel bel mezzo di questo inferno finanziario ha contribuito ad attenuare gli effetti devastanti della crisi, banche non speculative ma perlomeno più attente al territorio, (sempre pecore nere permettendo) , dicevo, Banca d’Italia ha pensato bene di ascoltare quello che suggeriscono i sicari dell’economia, si il fondo Monetario Internazionale, che non perde occasione di urlare MARKET MARKET MARKET, CAPITAL, CAPITAL, CAPITAL….
    “Il Fondo monetario internazionale, nel valutare recentemente il rispetto dei principi fondamentali di un’efficace vigilanza bancaria nei Paesi aderenti, ha segnalato la governance delle banche popolari come un importante elemento di debolezza del sistema bancario italiano.” ha detto Visco, il governatore Bankitalia, ma la guerra è molto più subdola e sofisticata!
    L’idea è di sparare nel mucchio senza distinguere, imporre un nuovo quadro regolamentare per gli istituti finanziari che mette a repentaglio la possibilità di sopravvivenza delle banche cooperative e locali, un approccio indifferenziato che penalizza le banche che meno hanno contribuito all’insorgere della crisi e che hanno aiutato a mitigarne le conseguenze.
    Se qualcuno avesse ancora dei dubbi a proposito di COOPERAZIONE, se qualcuno è ancora affascinato dal Inoltre per favore leggete qui cosi vi rendete conto di come trent’anni di ideologie perverse hanno distrutto le menti dei nostri ragazzi, tratto da un pensiero dall’illustrissimo Alberto Bisin della prestigiosa NY University…
    L’idea di costruire sopra questo concetto un sistema economico mi lascia perplesso”. Se diversi sono i sistemi finanziari fra i vari paesi, e in particolare fra Usa e Europa, uguali sono i risultati: “Negli Stati Uniti la finanza è lasciata al mercato, ovvero alla grandi lobbies, molto più che in Europa, dove è invece la politica a controllare la banche. Ma il risultato è lo stesso, ovvero il sistema finanziario è gestito in maniera inefficiente ovunque: che siano lobbies o politica il sistema finanziario sfugge comunque al controllo”.
    Vero è però che il sistema cooperativo del Trentino è davvero efficiente: “Le cooperative qui sono un sistema di governance dell’impresa, si tratta di uno dei casi più interessanti – ha proseguito Bisin -. In Trentino le cooperative funzionano ma per una tradizione storica diversa, per un substrato culturale favorevole e per peculiari condizioni geografiche, visto che il territorio è montuoso, fatto a valli isolate dal punto di vista delle comunicazioni”.
    Capito! Substrato culturale favorevole e peculiari condizioni geografiche, visto che il territorio è montuoso, fatto di valli isolate dal punto di vista delle comunicazioni, roba da matti ma dove li trovano i professori che sognano di acchiappare declini.
    Ho fatto un salto indietro nelle pieghe di sette anni di esperienze indimenticabili ed ho trovato questa lettera negli archivi delle mie mail che ho condiviso in altre occasioni…


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  33. Credo che di base sia immorale e antidemocratico obbligare gli stati a finanziarsi sui mercati come fossero squallide spa, Di base non avrei iniziato neanche il discorso. Il collega, uniformato al concetto "Pudico" vede la famosa lucina nel tunnel di Saccomanniana memoria, leggendo il mezzo punto percentuale in più su base mensile convince se stesso o il suo ego a credere che questi sacrifici siano sensati. la permanenza nella rigidità del cambio è in generale una cosa che non serve al nostro paese, forse solo a che ha grossi capitali (e ad occhio e croce se così fosse il tuo collega non sarebbe il tuo collega, al massimo vi incontrereste al Rotari).

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  34. Semplifichiamo di più per capire qualche cosa ancora della genesi dii questa logica ottusa.
    Invece di ricorrere alle “complesse” regole di deduzione restiamocene alle semplici proposizioni composte, ovvero alle proposizioni apparentemente composte:
    (y v ȳ) → R
    dove alla y, ovviamente, si può sostituire qualsiasi cosa.
    Così posiamo approssimarci alla vera generazione del pensiero ottuso e, forzando solo un pochino, scriviamo:
    “Piove o non piove, ci vuole più Europa.”
    che probabilmente rispecchia proprio la effettiva e stabile connessione sinaptica del cervello ottuso.
    Ma possiamo fare un passo ulteriore:
    y → R
    che leggiamo, ad esempio: “Piove? Ci vuole più Europa.”
    Così siamo anche oltre la logica, perché in effetti alla y è possibile sostituire qualsiasi espressione, che non deve per forza essere una proposizione.
    Vediamo:
    “Che ore sono? Ci vuole più Europa.”
    “Passami la birra. Ci vuole più Europa.”
    “Eeeeeh! Ci vuole più Europa.”
    “Gli. Ci vuole più Europa.”
    “ar%^&pot!?,#**. Ci vuole più Europa.”
    Arrivati a questo livello, superata ogni logica e ogni forma, possiamo fare l'ultimo passo:
    → R
    che possiamo, infine, leggere:
    “Tanto, ci vuole più Europa.”

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    1. Concordo.
      E questa è la famosa versione sceneggiata, basata sul gamberetto:
      Bubba-logic

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  35. Risposte
    1. Ma questo, come Prodi, cerca di rifarsi la reputazione.
      Ma dov'era quando si è deciso tutto ciò?
      Non ha voluto credere agli americani che lo avevano avvertito?
      Avrei preferito una confessione più sincera tipo: "Confesso, abbiamo sbagliato, chiedo scusa".
      Invece elargisce spiegazioni dell'accaduto come se lui fosse stato estraneo al tutto.
      Si, sottilmente ha pensato bene che era ora di prendere posto sulla scialuppa e da lì cominciare una nuova vita verso l'ultima tappa della sua vita. No, non quella che porta alla pensione, a quella c'è già (e multipla).
      Quella verso il Colle.

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  36. Insomma Alberto, davvero credi che aprendo la testa di un piedino troveresti un cervello???
    Questa è follia!

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  37. Applicando la logica formale magistralmente esemplificata dal Prof. Bagnai, ho scritto una bozza di grammatica Polygen e ho provato a generare 10 frasi casuali. Ecco il risultato:

    La Cina è là fuori mentre in Italia si sperimenta un populismo dilagante, e si vede bene che ci vuole più Europa.
    Il mondo globalizzato pone nuove sfide quando in Italia ci si scontra con un crescente malcostume, ne segue che è tutta colpa della castacriccacorruzione.
    La Cina conquista nuovi spazi quando nel nostro Paese si vive quotidinanamente la perdita di competitività, è evidente che ci vogliono le riforme.
    Il mercato globale pone nuove sfide quando da noi si affronta il non aver fatto i compiti a casa, di conseguenza ci vogliono gli Eurobonds.
    La Germania ha fatto le riforme mentre nel nostro Paese si sperimenta il diniego dei diritti sociali, è evidente che ci vuole una BCE come la Fed.
    Il mondo globalizzato pone nuove sfide mentre da noi si affronta il diniego dei diritti sociali, non si può negare che ci vuole più Europa.
    Il mercato globale pone nuove sfide quando in Italia si vive quotidinanamente la perdita di competitività, ne segue che ci vorrebbe la Merkel anche da noi.
    La Cina conquista nuovi spazi quando da noi si vive quotidinanamente la farraginosità della burocrazia, e si vede bene che è tutta colpa della castacriccacorruzione.
    La Germania ha fatto coraggiose riforme quando nel nostro Paese si affronta la debolezza del Sistema Italia, di conseguenza è tutta colpa della castacriccacorruzione.
    La Germania ha fatto coraggiose riforme mentre nel nostro Paese si sperimenta la piaga della disoccupazione, non si può negare che ci vogliono le riforme.

    Qualcuno (che so, @EuroMasochismo ad esempio) è interessato a lavorarci assieme?

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